26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Alimentazione e salute

Orzo, il cereale che si prende cura del tuo cuore e abbassa il colesterolo

L’orzo riesce a ridurre i livelli di colesterolo cattivo e di non-HDL, vero e proprio indicatore di rischio cardiovascolare

L'orzo abbassa il colesterolo LDL
L'orzo abbassa il colesterolo LDL Foto: Shutterstock

È quanto emerge da uno studio revisionale condotto dal St. Michael’s Hospital: l’orzo aiuterebbe a ridurre il rischio cardiovascolare e a ridurre il colesterolo. La ricerca ha incluso 14 studi clinici condotti in oltre sette Paesi. Le virtù benefiche dell’orzo, quindi, sarebbero state finalmente confermate dalla ricerca scientifica, nonostante la conoscenza popolare usasse il cereale da tempo immemorabile. Ecco i risultati pubblicati sull’European Journal of Clinical Nutrition.

Meno colesterolo, più salute
L’orzo avrebbe effetti di riduzione del colesterolo molto simili a quelli dell’avena. La sua peculiarità sarebbe quella di ridurre le lipoproteine a bassa intensità (LDL), altrimenti definito come colesterolo ‘cattivo’ e aumentare le lipoproteine ad alta intensità (HDL), il famoso colesterolo buono. Ma non solo: sembrerebbe in grado di ridurre anche il colesterolo non-HDL-C, un marker che indicherebbe un alto rischio cardiovascolare.

  • Approfondimento
    Il colesterolo Non-HDL-C, è un dato utilizzato da poco tempo e ha dimostrato di essere il miglior marker di rischio cardiovascolare. È stato messo a punto di recente, poiché la misurazione classica del colesterolo totale fornisce informazioni molto limitate sul reale rischio cardiovascolare.

Orzo, ottimo per i diabetici di tipo 2
«I risultati sono più importanti per le popolazioni ad alto rischio di malattie cardiovascolari, come ad esempio i diabetici di tipo 2, che hanno normali livelli di colesterolo LDL, ma elevati livelli di non-HDL. L’orzo ha un effetto di riduzione sul colesterolo cattivo totale in questi individui ad alto rischio, ma possono anche beneficiarne le persone che non hanno il colesterolo alto», dichiara l’autore dello studio, il dottor Vladimir Vuksan. Secondo i ricercatori, tuttavia, l’orzo non è un alimento così diffuso e consolidato come altri cibi che vengono di norma raccomandati, tra questi anche l’avena. Non a caso, negli ultimi anni il consumo è sceso di molto.

  • Approfondisci: la formula per calcolare il colesterolo non-HDL
    La formula per calcolare il colesterolo non-HDL è la seguente
    colesterolo totale - colesterolo HDL
    Per esempio se il colesterolo totale è di 200 mg/dl  e l’HDL è di 50 mg/dl, il colesterolo non HDL è di 150 mg/dl

Effetti simili all’avena
«
Dopo aver esaminato le prove, possiamo dire che l’orzo è relativamente efficace come l’avena nel ridurre il rischio globale di malattie cardiovascolari», continua il dottor Vuksan, il qualche consiglia di utilizzarlo in tanti modi integrandolo nella propria alimentazione. Per esempio, consiglia Vuksan, può essere adoperato integrale in sostituzione al riso o alla farina d’Avena.

  • I valori corretti di colesterolo non-HDL
    Il valore ottimale si aggira intorno ai 30 mg/dl al di sopra dell’LDL. Se, per ipotesi, LDL è superiore a 50 mg/l il non-HDL dovrebbe essere superiore di circa 80.
    Ecco una tabella indicativa dei valori di non-HDL e il relativo rischio cardiovascolare:
  • sopra 220 mg/dL (5,7 mmol/L) rischio molto alto
  • 190-219 mg/dL (4,9-5,6 mmol/L) rischio alto
  • 160-189 mg/dL (4,1-4,8 mmol/L) superiore alla norma
  • 130-159 mg/dL (3,4-4,0 mmol/L) quasi ideale
  • al di sotto di 130 mg/dL (sotto 3,4 mmol/L) ideale per i soggetti a rischio
  • al di sotto di 100 mg/dL (sotto 2,6 mmol/L) ideale per le persone ad altissimo rischio

Gli altri benefici dell’orzo
L’orzo è uno dei cereali più antichi, secondo solo al miglio. Nonostante negli ultimi anni sia quasi caduto in disuso è in realtà ricchissimo di benefici. È una graminacea e come tale non può essere consumato dai soggetti celiaci, ma non ha altre controindicazioni. È un eccellente rimedio per le persone che soffrono di problemi gastrici e infiammazione a stomaco e intestino. Inoltre, è talmente digeribile che è adatto anche ai bambini piccoli. Grazie alla presenza di betaglucani e tocotrienolo, è stato ‘promosso’ dall’EFSA – L’autorità europea per la sicurezza alimentare – che ritiene possa contribuire a mantenere normali le concentrazioni di colesterolo nel sangue. Il cereale era largamente utilizzato da Ippocrate, il quale asseriva che l’orzo è «Dissetante e di facile escrezione, non comporta astringenza né brutta agitazione, né gonfia il ventre». Ma non solo: i gladiatori Romani facevano largo uso della zuppa d’orzo perché conferiva forza e vitalità fisica.

 [1] Tex Heart Inst J. 2011; 38(2): 160–162. PMCID: PMC3066801 Non-HDL Cholesterol as a Metric of Good Quality of Care Opportunities and Challenges Salim S. Virani, MD Stephanie A. Coulter, MD, Section Editor