20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Alimentazione e salute

Olio di Palma: per l’Efsa è cancerogeno. Rischiano soprattutto bambini e ragazzi

Oggetto di aspre polemiche, l’olio di Palma sotto i riflettori dell’Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti è stato giudicato pericoloso, specie per i bambini. Conterrebbe sostanze cancerogene. In Italia è utilizzato in gran misura

Olio di Palma. secondo l'Efsa è cancerogeno
Olio di Palma. secondo l'Efsa è cancerogeno Foto: Shutterstock

ROMA – Ancora allarme per l’olio di Palma, ampiamente utilizzato nell’industria alimentare per la sua adattabilità e per il basso costo. Secondo l’ultimo rapporto dell’Efsa, l’agenzia europea per la sicurezza degli alimenti, contiene sostanze tossiche e cancerogene, pericolose soprattutto per i bambini. Ma sotto accusa ci sono anche altri oli vegetali e le margarine.

Valutare i rischi
L’analisi condotta dagli esperti dell’Efsa si è concentrata sui rischi per la salute pubblica derivanti da sostanze quali glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e loro esteri degli acidi grassi. Queste sostante che si formano durante le lavorazioni alimentari sono proprio quelle incriminate di essere le più pericolose. Accade durante il processo di raffinazione degli oli vegetali, che avviene a temperature elevata, intorno ai 200 gradi Centigradi), suggerendo dunque che non è l'olio di Palma in sé a essere dannoso, ma la sua lavorazione (e la stessa cosa vale per gli altri grassi vegetali). Tra i principali agenti sospetti di essere cancerogeni, gli esperti Efsa hanno analizzato quanto oggi si conosce sulla tossicità del glicidolo, il composto precursore dei GE, per poter valutare il rischio di una sua assunzione.

I livelli più alti
I più alti livelli di sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene come GE, 3-MCPD e 2-MCPD e i loro esteri sono stati rinvenuti proprio negli oli di palma e nei grassi di palma. Ma queste sostanze sono state trovate anche in altri oli vegetali e grassi vegetali. L’indagine ha poi evidenziato che molte di queste sostanze sono contenute nei prodotti alimentari dell’industria dolciaria (tortine, dolci ecc.) e nelle margarine. I più soggetti all’esposizione a queste sostanze sono risultati i bambini di tre anni.

Cancerogeno
I dati raccolti hanno così mostrato che mangiare alimenti che contengono questi grassi vegetali espone a un rischio per la salute – specie a causa del glicidolo. «Ci sono evidenze sufficienti che il glicidolo sia genotossico e cancerogeno – spiega la dott.ssa Helle Knutsen, presidente del gruppo CONTAM – pertanto il gruppo CONTAM non ha stabilito un livello di sicurezza per i GE».

Conta il margine di esposizione
Gli esperti Efsa CONTAM hanno altresì valutato il cosiddetto margine di esposizione a queste sostanze. Si ritiene che maggiore è il margine di esposizione, più basso è il livello di preoccupazione. «L’esposizione ai GE da parte dei bambini che consumino esclusivamente alimenti per lattanti costituisce motivo di particolare preoccupazione – sottolinea la Knutsen – in quanto è fino a dieci volte quella che sarebbe considerata di lieve preoccupazione per la salute pubblica». Questo, nonostante i livelli di GE negli oli e grassi di palma si siano dimezzati tra il 2010 e il 2015.

La dose giornaliera tollerabile
Come per molte delle sostanze ritenute potenzialmente pericolose, anche per quelle derivanti dall’olio di Palma e compagnia è stata fissata una dose giornaliera ’’tollerabile’’. «Abbiamo fissato una dose giornaliera tollerabile (DGT) di 0,8 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (µg/kg di peso corporeo/giorno) per 3-MCPD e i suoi esteri degli acidi grassi sulla base delle evidenze che collegano questa sostanza a un danno d’organo nei test sugli animali – fa sapere la dott.ssa Knutsen – Le informazioni tossicologiche sono tuttavia troppo limitate per stabilire un livello di sicurezza per 2-MCPD». Secondo quanto appurato dagli esperti, tuttavia, le esposizioni al 3-MCPD da parte di bambini e giovani fino ai 18 anni di età, superano la dose giornaliera tollerabile, e pertanto rappresentano un potenziale rischio per la salute. Il prossimo passo sarà quello di acquisire maggiori informazioni sulla tossicità di queste sostanze, e in particolare sul 2-MCPD, di cui si sa ancora poco.

L’intervento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin
A seguito del parere dell'Efsa, il Ministero della Salute ha rilasciato un comunicato stampa in cui si dice che: «In relazione al parere rilasciato dal Gruppo di esperti scientifici 'contaminanti nella catena alimentare - CONTAM' dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), nel quale si segnalano possibili effetti tossico o cancerogeni di alcuni contaminanti di processo che si sviluppano durante il processo produttivo nell'olio di palma e in altri oli vegetali, margarine e alimenti trasformati, il Ministro della salute, on. Beatrice Lorenzin, ha deciso di chiedere al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Andriukaitis, per il tramite della nostra Rappresentanza presso le Istituzioni comunitarie di Bruxelles, di avviare con urgenza l'esame della questione nei gruppi tecnici competenti presso la Commissione al fine di valutare l'eventuale necessità di procedere all'adozione di misure, anche in via precauzionale, finalizzate alla tutela della salute dei cittadini europei. Il ricorso a strumenti comunitari è indispensabile per garantire un approccio realmente tutelante, in quanto omogeneo in tutto il territorio dell'Unione, con l'adozione, se necessarie, di misure uguali in tutti i Paesi membri sia da parte delle Autorità che del settore produttivo».