16 aprile 2024
Aggiornato 22:00
L'Unione Europea scende in campo

Dieta mediterranea patrimonio culturale immateriale dell'umanità

Il presidente della Commissione Agricoltura Neil Parish ha accolto la proposta avanzata dall'eurodeputato italiano Enzo Lavarra e dalla spagnola Rosa Miguelez e fatta propria da tutti i colleghi anche del Nord Europa

La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo adotterà a breve una risoluzione che impegnerà l'intera assemblea di Strasburgo a sostegno della candidatura all'Unesco della dieta mediterranea quale patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
Il presidente della Commissione Agricoltura Neil Parish ha accolto la proposta avanzata dall'eurodeputato italiano Enzo Lavarra e dalla spagnola Rosa Miguelez e fatta propria da tutti i colleghi anche del Nord Europa.

L'importante impegno è stato assunto ieri pomeriggio in sede di audizione pubblica del Parlamento europeo sulle numerose valenze della dieta mediterranea.

Diversi relatori hanno illustrato come questo regime alimentare investa non solo la cucina ma un'intera filosofia di vita, a partire da Cosimo Lacirignola, direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo (Bari), che ha illustrato le valenze culturali e antropologiche della dieta mediterranea, per continuare con il grande cuoco italiano, Alfonso Iaccarino, che ha esaltato la salubrità e semplicità di una cucina che valorizza una produzione agricola unica perché varia e fortemente collegata al territorio rurale e ai suoi agricoltori.

All'audizione ha fatto seguito una presentazione di prodotti mediterranei di quattro regioni italiane (Puglia, Toscana, Sardegna e Abruzzo) nell'ambito dell'iniziativa «Locande d'Europa», che promuove l'enogastronomia tipica italiana in altri paesi dell'Unione Europea.

L'audizione segue la presentazione della candidatura all'Unesco, avanzata lo scorso 30 settembre, da Italia, Spagna, Grecia e Marocco. La decisione sulla dieta mediterranea è prevista per il prossimo anno.

«L'Unione Europea - spiega l'eurodeputato Enzo Lavarra, uno dei promotori dell'iniziativa - sarà un partner fondamentale in questa scommessa e già sta svolgendo un ruolo significativo nella salvaguardia e nella promozione della produzione agricola italiana e mediterranea, come dimostra la recente decisione di rendere obbligatoria l'indicazione del luogo di provenienza delle olive sull'etichetta degli oli extravergine di oliva». «Una vittoria storica - dice Lavarra - che dimostra come l'Unione Europea stia adottando una strategia di valorizzazione dei prodotti di qualità che viene incontro alla salute dei consumatori».

I prodotti caratteristici della dieta mediterranea coincidono con le nostre produzioni più rappresentative e hanno un peso rilevantissimo nella produzione agroalimentare dei nostri territori.

A dirlo è Cosimo Lacirignola, direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo, che parla «non solo di un modello alimentare di qualità, ricco, variato, equilibrato e sano, ma anche di una risorsa culturale per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo e di una parte integrante del patrimonio sociale, storico, economico, artistico e paesaggistico dei popoli della regione».