25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Guerra Russia-Ucraina

Draghi, Scholz e Macron in visita a Kiev. Focus su Donbass e situazione esercito ucraino

Sono alcuni dei punti al centro dell'incontro previsto domani a Kiev tra il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi con il Presidente francese, Emmanuel Macron
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi con il Presidente francese, Emmanuel Macron Foto: Filippo Attili Palazzo Chigi

Il punto sulla situazione del Donbass, un'analisi delle forze sul campo, in particolare per quanto riguarda l'esercito ucraino, la questione del grano bloccato nei porti del Mar Nero. Sono alcuni dei punti al centro dell'incontro previsto domani a Kiev tra il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio Mario Draghi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron.

Draghi, Macron e Scholz, sottolineano fonti italiane, porteranno un «forte messaggio di solidarietà» al presidente Zelensky e al popolo ucraino. Un messaggio all'«insegna dell'unità e della piena coesione» dei Paesi europei» nel condannare l'invasione dell'Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell'aiutare Kiev». «Putin pensava di dividerci ma ha fallito», ha affermato il Presidente Draghi nelle scorse settimane.

L'Italia ha fin qui contribuito al supporto a Kiev a livello europeo in un duplice binario: nell'approvazione dei vari pacchetti di sanzioni senza precedenti alla Russia e nel garantire l'unità e il coordinamento in tutti gli aspetti del sostegno all'Ucraina: politico, militare, finanziario e umanitario. Draghi ha sempre sollecitato ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati di pace, sottolineando più volte che dovrà essere l'Ucraina, e nessun altro, a decidere che pace accettare.

Il grano ucraino

Per quanto riguarda l'export del grano ucraino, per lo sblocco della situazione occorre garantire corridoi marittimi sicuri per consentire l'accesso e la partenza delle navi mercantili dai porti ucraini, in particolare Odessa. In questo ambito, l'Italia sostiene un ruolo attivo delle Nazioni Unite. Il presidente del Consiglio, già durante il viaggio a Washington, aveva posto l'attenzione e la massima priorità al tema, anche quale «primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone». Su questo aveva avuto anche una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Anche ieri in Israele il presidente del Consiglio ha ribadito che «dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo».

L'Italia rimane impegnata costantemente anche con gli altri partner Ue e G7, per trovare altre alternative al trasporto di cereali fuori dall'Ucraina, con il coinvolgimento di attori e infrastrutture italiani. In stretto coordinamento con la presidenza tedesca del G7, l'Italia ha ospitato la scorsa settimana il primo Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, incentrato sull'impatto della crisi alimentare sull'intero Sud e sulle soluzioni congiunte attraverso mezzi innovativi di cooperazione.

Per quel che riguarda il sostegno finanziario, nei primi giorni della guerra l'Italia ha fornito 110 milioni di euro come supporto al bilancio generale del governo ucraino, e ha previsto altri 200 milioni di aiuti a Kiev, come annunciato ad aprile dal ministro Franco. Il sostegno si concretizza anche negli sforzi del processo ricostruzione, che è già un argomento di discussione prioritario con l'Ucraina e i partner e le istituzioni finanziarie internazionali.

(con fonte Askanews)