Matteo Salvini: «Lavoro per pace in Ucraina e la pace fiscale in Italia»
Il leader della Lega: «Noi stiamo lavorando su due paci: quella più importante ovviamente in Ucraina, fra Ucraina e Russia. Poi sto lavorando su un'altra pace: la pace fiscale in Italia»
La Lega lavora per la «pace in Ucraina» e per la «pace fiscale in Italia». Matteo Salvini lo ha detto parlando ad una iniziativa a Rieti. «Noi stiamo lavorando su due paci: quella più importante ovviamente in Ucraina, fra Ucraina e Russia. Poi sto lavorando su un'altra pace: la pace fiscale in Italia. Stanno per arrivare milioni di cartelle esattoriali a casa di 15 milioni di italiani. Dopo due anni di pandemia e con una guerra in corso, se non fai una operazione di pace fiscale, di rottamazione delle cartelle di Equitalia adesso, quando la fai? E il 90% di queste cartelle non sono dei milionari? Il 90% delle cartelle esattoriali sono inferiori ai 10mila euro».
Non capisco perché Draghi non faccia nulla per la pace in Ucraina
La Lega lavora per la «pace in Ucraina» e Matteo Salvini non capisce perché «Draghi ancora non abbia fatto nulla. L'ho detto a Draghi, non capisco perché ancora non abbia detto o fatto nulla: la pace! Prima si fermano le armi e torna a parlare la diplomazia, più vite si salvano là e più posti di lavoro si salvano qua. Chi parla di armi, armi, armi non fa il bene né dell'Ucraina, né della Russia, né dei lavoratori italiani».
«Io non mi rassegno a trovare tra due mesi sempre con gli stessi schemi, io ho il dovere di provarle tutte. Molti dicono che Putin non accetterà» l'ipotesi di un incontro o di un cessate il fuoco, «andiamoglielo a chiedere. Vediamo che carte ha».
«Letta, che non risparmia di attaccarmi, oggi ha detto una cosa che condivido e sostengo da tempo, che serve un incontro tra Zelensky e Putin», «l'incontro è la via migliore, è fondamentale che il tavolo abbia da una parte Zelensky e dall'altra Putin», «io spero che i tempi siano maturi. Io penso che questi tre mesi di guerra abbiano stancato tanti, l'obiettivo è salvare vite», ha aggiunto.
Centrodestra unito vince, diviso perde
«Qua c'è il centrodestra che mi piace e a cui sto lavorando. In altri comuni le invidie, le rivalità personali hanno portato alla divisione. Divisi si perde, uniti si vince. Per Berlusconi provo enorme affetto e stima, ha fatto cose enormi per l'Italia. Non mi faccio gli affari degli altri partiti ma ritengo ingeneroso attaccare Berlusconi con quello che ha fatto e creato».
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