29 marzo 2023
Aggiornato 11:30
Centrosinistra

Matteo Renzi: «M5s spassoso su Mattarella. Conte? La sua leadership finirà molto prima del 2023»

Il leader di Italia Viva: «Gli stessi che ci insultarono per la scelta del Quirinale nel 2015, gli stessi che chiesero di processare Mattarella per alto tradimento nel 2018, oggi propongono il Bis»

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi Foto: Matteo Bazzi ANSA

La posizione del Movimento 5 stelle sulla rielezione di Sergio Mattarella è «spassosa» ed la dimostrazione che Giuseppe Conte «non controlla più niente». Lo scrive il leader Italia Viva Matteo Renzi nella sua enews. «La cosa più divertente è vedere oggi il coro unanime di consenso per Mattarella, una delle tante scelte che abbiamo proposto controcorrente, pagando poi un prezzo altissimo e che adesso vengono riconosciute scelte giuste per il Paese. Come per la crisi di un anno fa».

«Tra l'altro - aggiunge - i più spassosi sono, come sempre, i Cinque Stelle. Gli stessi che ci insultarono per la scelta del Quirinale nel 2015, gli stessi che chiesero di processare Mattarella per alto tradimento nel 2018, oggi propongono il Bis, dicendo che il secondo mandato di Mattarella è la prima scelta dei grillini».

«E dire - prosegue il leader Iv - che Conte aveva appena annunciato, con grande enfasi, che i Cinque Stelle avrebbero sostenuto la candidatura di una donna. Spero che qualcuno ricordi a Conte che Mattarella si chiama Sergio. Ma, battute a parte, la verità è che Conte nei Cinque Stelle non controlla più niente». Conclude Renzi: «Avevo previsto la fine della leadership di Conte per il 2023, mi sbagliavo. Mi sbagliavo sui tempi, dico. Finirà molto prima».

«Il PD sta con D'Alema o con i riformisti?»

Le parole di Massimo D'Alema sulla «malattia» del Pd sono «infelici», ma il punto politico è capire se la sinistra e i democratici stanno con lui o con i riformisti. «Ho già risposto sulla infelice definizione di noi come malati, l'ha fatto Lisa Noja, lo hanno fatto altri. Non casco, dunque, nel tranello di chi vorrebbe derubricare le uscite di D'Alema come conflitto tra ego».

«Qui c'è un punto politico. La sinistra italiana sta con chi ha fatto il Jobs Act o con chi lo vuole cancellare come Maurizio Landini? La sinistra italiana sta con chi ha fatto le Unioni Civili o con chi fa fallire il ddl Zan per scelta ideologica? La sinistra italiana sta con chi vuole abbassare le tasse, come abbiamo fatto con gli 80 euro e l'Irap, o con chi vuole la tassa di successione e la tassa sulla casa?».

«Questo è il punto - conclude Renzi - Quando D'Alema dice che le nostre riforme erano una malattia dice una frase molto dura ma che nasconde il pensiero di molti. Il PD sta con chi ha fatto Industria 4.0 o con chi sciopera contro Draghi? Questa è l'essenza della questione. E da questo punto di discussione non si scappa dicendo che Renzi è antipatico. Quando abbiamo avuto una piattaforma riformista abbiamo preso il 40%. Quando siamo stati incerti e zoppicanti, ondivaghi, abbiamo perso tempo e consenso».

Rosato: «M5s da impeachment a riconferma Mattarella...»

«Me li ricordo i 5 Stelle in Aula saltare sui banchi, circondare il Parlamento al grido 'Rodotà', annunciare l'impeachment al presidente Mattarella. Ora con la stessa naturalezza dicono che la loro prima scelta è la sua riconferma. La più rapida evoluzione della storia della politica o gigantesca ipocrisia di posizionamento?». Lo scrive sui social il presidente di Italia Viva Ettore Rosato.