19 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La crisi del covid

Mario Draghi gela Matteo Salvini: «L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire»

Il Presidente del Consiglio: «Variante delta più minacciosa, il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche»

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«L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente». Mario Draghi lo dice chiaramente, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al nuovo decreto Covid, che prevede tra l'altro le norme sull'uso del green pass, che dal 5 agosto sarà obbligatorio per l'accesso a bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, palestre.

Una risposta diretta, al giornalista che glielo chiede, al leader della Lega Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva più volte sottolineato come, a suo giudizio, i vaccini non siano fondamentali per gli under 40 e inutili per i giovanissimi.

«Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore», il ragionamento del premier, che spiega il motivo per cui è stato deciso l'utilizzo estensivo dei certificati verdi. «L'economia italiana va bene, si sta riprendendo, e l'Italia cresce a ritmo superiore di altri paesi europei», però «la variante delta è minacciosa perchè si espande molto più rapidamente di altre varianti» e occorre «reagire subito» per non trovarsi nella situazione di altri Paesi europei, come la Francia. In questa ottica «il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche», una misura che «dà serenità e non la toglie».

Certo restano alcune questioni, rilevanti, da affrontare: la scuola, i trasporti, il lavoro, che verranno inseriti in altri provvedimenti la prossima settimana o quella successiva. Per quanto riguarda la scuola, «l'obiettivo è tutti in classe in presenza» a settembre e tutto quello che «è necessario fare è stato fatto e si farà». Per quanto riguarda l'obbligo di vaccinazione per i lavoratori, proposto da Confindustria, ha sottolineato, «ci stiamo pensando, è una questione complessa ed è una questione da discutere anche con i sindacati». Su tutti e tre i temi, comunque, prima della pausa estiva saranno presi «provvedimenti specifici particolarmente complessi».

Altro tema «caldo» affrontato in Cdm è la riforma della giustizia penale. Draghi ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione a porre la fiducia. Sulla riforma osteggiata dal M5s, ha spiegato, ci sono piccoli margini di manovra per eventuali modifiche. «Siamo aperti a miglioramenti di carattere tecnico. Qualora vi fossero miglioramenti tecnici, noi siamo molto disponibili a questo, si tratterà di ritornare in Consiglio dei ministri per chiedere l'autorizzazione alla fiducia sui nuovi testi».

Salvini: «Obiettivo di tutti è salvare vite»

«L'obiettivo di tutti, mio come di Draghi, è salvare vite, proteggere gli italiani, la loro salute, il loro lavoro, la loro libertà. Fondamentale mettere in sicurezza gli anziani, i nostri genitori e i nostri nonni, senza penalizzare, rinchiudere o multare i figli e i nipoti». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, al termine della conferenza stampa del premier Draghi.

«Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni - osserva richiamando le parole del presidente del Consiglio - invitano forse a morire? Per fortuna no. Anche oggi in Italia, come nei giorni passati, il numero di ricoverati in Terapia Intensiva è sotto controllo, 158 (col 98% dei letti vuoti) a fronte dei 385 di un mese fa. Bene, avanti così. Gli italiani, come sempre, si stanno dimostrando un grande popolo, e per loro come per me il principio guida è uno: la Libertà».