25 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Lavoro

Orlando: «Su blocco licenziamenti reazione sproporzionata»

Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando: «Noi siamo preoccupati di dare quanti più strumenti possibili per affrontare un passaggio che sarà attenuato dalla ripresa»

Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando
Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando Foto: Fabio Frustaci ANSA

«La norma è stata proposta nei termini che sono stati richiamati. Si tratta di una norma arrivata in modo formale, la questione è politica. Ci siamo imbattuti in una reazione assolutamente sproporzionata perchè la norma è stata illustrata quella che è passata». Lo ha detto il ministro del lavoro, Andrea Orlando, intervenuto a Porta a Porta.

«Io - ha detto Orlando - sono mosso dalla preoccupazione di attenuare gli effetti dello sblocco dei licenziamenti e questo mi ha spinto a cercare tutte le strade, dai contratti di espansione, ai contratti di solidarietà, ai contratti di reimpiego. Noi siamo preoccupati di dare quanti più strumenti possibili per affrontare un passaggio che sarà attenuato dalla ripresa», ha detto Orlando.

Così per il ministro Orlando «le aziende che sono arrivate col fiato grosso alla fine della cassa Covid, avranno la possibilità di usare la cassa tradizionale senza pagare le addizionali quindi potranno mettersi d'accordo con il sindacato e quindi di prolungare gli ammortizzatori».

«Su licenziamenti nessun desiderio del PD di smarcarsi»

«Non credo ci sia una corsa del Pd a distinguersi. C'è la legittima volontà di fare proposte sulle quali poi si cercano delle mediazioni. Noi - ha detto - siamo preoccupati di dare quanti più strumenti possibili, e per questo abbiamo fatto questa norma, per affrontare un passaggio che poi sarà anche un passaggio che in qualche modo sarà attenuato da una ripresa economica ma che comunque avrà una serie di effetti sui licenziamenti. La nostra unica preoccupazione è di non far pagare ai lavoratori in questo momento un prezzo troppo alto. A me non pare sia una volontà di smarcarsi ma mi pare sia quello che deve fare un partito che si pone il tema della equità sociale».

Bordo: «PD tornerà su questione licenziamenti»

«La richiesta dei sindacati al Presidente Draghi di un tavolo con le parti sociali per affrontare il tema dei licenziamenti dei lavoratori mi pare condivisibile. Il Ministro Orlando, come è noto, aveva già proposto un'importante soluzione di mediazione, poi non accolta e sulla quale si è concentrato l'intervento scomposto di Confindustria. Ma in sede di conversione del decreto, credo che il PD debba tornare sulla questione con determinazione. È sbagliato che alle imprese che chiedono la cassa integrazione per il Covid sia data la possibilità di licenziare i propri dipendenti. Vedremo in Parlamento quali forze politiche saranno a favore dei licenziamenti». Così il deputato Pd Michele Bordo.

Fratoianni: «Su licenziamenti scandalo che va corretto»

«La pandemia non ha colpito tutti allo stesso modo. Partiamo da qui, non siamo tutti sulla stessa barca. È ora di finirla con questa retorica, c'è chi è più fragile e ha dato di più. I lavoratori e le lavoratrici di questo Paese sono coloro che lo hanno tenuto in piedi nel momento più duro, perchè mentre noi stavamo chiusi in casa, per proteggerci dal virus, c'era qualcuno che andava a lavorare. Allora si è fatta un sacco di retorica. Oggi che si fa? Si licenziano. Il 30 giugno è domani, la riforma degli ammortizzatori sociali non c'è ancora e c'è da discutere su come verrà fatta, le politiche attive del lavoro in questo Paese sono un colabrodo». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dai microfoni di Skytg24 nel corso della trasmissione Start.