19 marzo 2024
Aggiornato 05:00
Crisi di Governo

Matteo Renzi riunisce ancora i suoi e tende la mano a Conte: «Pronti al confronto»

La ricerca dei «responsabili» inizia col piede sbagliato, l'indagine su Lorenzo Cesa complica molto l'operazione di scouting da parte della maggioranza e Matteo Renzi prova a sfruttare la situazione

Matteo Renzi, leader di Italia Viva
Matteo Renzi, leader di Italia Viva Foto: Riccardo Antimiani ANSA

La ricerca dei «responsabili» inizia col piede sbagliato, l'indagine su Lorenzo Cesa complica molto l'operazione di scouting da parte della maggioranza e Matteo Renzi prova a sfruttare la situazione per serrare le fila dei suoi. L'ex premier sa bene che le prossime settimane saranno complicate, ha già messo in conto che qualche senatore possa scegliere di restare in maggioranza e per questo anche ieri sera ha convocato deputati e senatori in videoconferenza per fare il punto e provare a motivare le truppe.

Da fonti Pd del Senato ammettono: se si riescono a raccogliere i numeri per creare un gruppo parlamentare è tutto più complicato, nessuno lascia se non gli dai un approdo sicuro. Il «toto-responsabili» gira sempre intorno agli stessi nomi, a cominciare da Eugenio Comincini che in una intervista ha spiegato di voler essere chiamato «colomba». E poi Donatella Conzatti, Leonardo Grimani. Complessivamente, da fonti Pd e M5s si continua a parlare di almeno 4-5 renziani pronti a sganciarsi. Ma, appunto, a patto che il quadro sia chiaro.

Allo stato però le cose sono molto ingarbugliate, tanto che Goffredo Bettini va in tv per rispolverare la minaccia di elezioni che il Pd aveva messo da parte da qualche settimana. Una minaccia che - ammette qualche parlamentare democratico - rischia di non essere del tutto credibile, se anche dal centrodestra comincia a levarsi scetticismo sulle elezioni. Giovanni Toti oggi ha detto chiaramente di credere poco al voto e ha anche rilanciato dicendo che se Conte non dovesse avere i numeri le opposizioni dovranno fare la propria parte.

Ecco perché continua a ripetere il suo mantra: «Noi siamo pronti al confronto. Visto che siamo ancora in tempo per fermarsi anziché fare un 'compro, baratto, vendo' di singoli parlamentari, tornate alla politica». Ma, appunto, sono giorni complicati e tutto può cambiare rapidamente. Renzi lo sa e per questo continua a riunire i suoi. Nella speranza che davvero l'operazione-responsabili non decolli.

(con fonte Askanews)