18 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il caso

Centrodestra tenta la sfiducia a Bonafede

L'annuncio del leader della Lega: «Al governo litigano sulla giustizia, su Bonafede e su questo sono contento perchè il centrodestra compatto, unito ha trovato una posizione comune»

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ROMA - «E' stata depositata pochi minuti fa, dopo un lavoro un lungo lavoro fatto ieri sera, con le firme di tutto il centrodestra la mozione di sfiducia al Senato per l'evidente incapacità e inadeguatezza mostrata nel delicato settore della giustizia dal ministro Bonafede». Lo ha annunciato il leader della Lega, Matteo Salvini durante una conferenza stampa in diretta Facebook. «Al governo litigano sulla giustizia, su Bonafede e su questo sono contento perchè il centrodestra compatto, unito ha trovato una posizione comune», ha aggiunto Salvini.

Ancora non calendarizzata mozione di sfiducia al Senato

Non è stata ancora calendarizzata al Senato la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione nei confronti del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede per la vicenda delle nomine al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e per le scarcerazioni. Nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che si è tenuta oggi, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, si è riservato di consultare Bonafede sulle giornata in cui è disponibile ad essere presente in Aula.

Non è escluso che la mozione possa essere discussa e votata la prossima settimana, anche in considerazione che una parte dei 5 stelle sarebbe propensa a sgombrare il dibattito politico dalle polemiche in tempi brevi. Slitta invece più avanti, probabilmente alla settimana successiva, l'esame della mozione di sfiducia delle opposizioni nei confronti del ministro dell'economia, Roberto GUaltieri.

Lega: «Ministro latitante in Antimafia, Morra batta un colpo»

«Il ministro Bonafede continua a mortificare la commissione Antimafia. Per lavorare, questa istituzione ha bisogno di audire persone e ricevere documenti. Ministro della Giustizia compreso. Ma il Guardasigilli, da mesi, diserta sistematicamente le richieste formali di convocazione da parte della commissione. Allo stesso modo, Basentini - ormai dimessosi - non si è mai presentato negli ultimi mesi e il Dap, a tutt'oggi, ha fornito solo in parte - e con grave ritardo - la documentazione richiesta per appurare i motivi di queste scarcerazioni di boss mafiosi tra i quali il carceriere del piccolo Di Matteo». Così i parlamentari della Lega in commissione Antimafia Gianluca Cantalamessa, Andrea Dara, Lina Lunesu, Enrico Montani, Luca Paolini, Pasquale Pepe, Erik Pretto, Gianni Tonelli, Francesco Urraro.

Dunque «condividiamo la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del ministro Bonafede ed evidenziamo inoltre l'imbarazzo del presidente della commissione Antimafia Nicola Morra: ma se lui per primo continuerà a non battere un colpo finirà suo malgrado per rendersi lui stesso complice di questa latitanza in commissione da parte del Guardasigilli», concludono i membri leghisti dell'Antimafia.

Rivedere circolari che hanno prodotto scarcerazioni

«Rivedere subito le circolari che hanno consentito le scarcerazioni di boss e narcotrafficanti». Lo ha chiesto la Lega nel question time al Senato con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, illustrato dal senatore Francesco Urraro, che ha parlato di «responsabilità oggettiva del ministro sulla vicenda» dei detenuti ai domiciliari per l'emergenza Covid, che ha prodotto «rischi enormi di latitanza e aumento dei conflitti».

«E' gravissimo quanto accaduto e ingiusto nei confronti di giudici che per anni hanno profuso sforzi immani per la lotta alle mafie, a rischio della vita». «Al di là delle singole istanze, l'automaticità delle scarcerazioni è evidente e rivela lacune nell'azione del governo. Il governo che avrebbe dovuto intervenire e fornire per tempo criteri ai magistrati di sorveglianza». «Non ci fermiamo qui, ma pretendiamo chiarezza e chiederemo anche un intervento più approfondito del ministro», ha concluso Urraro.