2 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Emergenza coronavirus

Roberto Fico «difende» Conte: non si è mai sottratto al confronto

Il Presidente della Camera: «L'Unione europea non può essere austerità e finanza, e non può essere il Mes. Il Fondo Salva Stati ha infatti fatto pagare un tributo enorme al popolo greco»

Il Presidente della Camera, Roberto Fico
Il Presidente della Camera, Roberto Fico Foto: ANSA

ROMA - «Il presidente Conte sarà sicuramente alla Camera per le comunicazioni prima del prossimo Consiglio europeo. Non si è mai sottratto al confronto con l'Aula». Lo afferma il presidente della Camera, Roberto Fico, in una intervista al Fatto quotidiano. «Tra il governo e le opposizioni sono stati aperti dei tavoli sui provvedimenti - aggiunge -. E io sto lavorando bene con i capigruppo di tutti i partiti, in condivisione, stiamo lavorando sul prosieguo dell'attività parlamentare, innanzitutto nelle commissioni. Abbiamo rafforzato l'attività di controllo della Camera: i question time sono raddoppiati, come sono aumentate interpellanze e informative. Ora si lavorerà sul decreto Imprese e sul dl Olimpiadi». Infine Fico commenta l'articolo del giornale tedesco Die Welt secondo cui che la mafia attende i finanziamenti di Bruxelles: «La solita retorica anti-italiana. Sono certo che la grande maggioranza del popolo tedesco rifiuti questo schifo».

«UE non sia solo MES, Grecia ha pagato tributo enorme»

«Il grande problema dell'Europa attuale» è che «non si comporta come una comunità di popoli solidali tra loro, come invece doveva essere nel piano originario», «l'Unione europea non può essere austerità e finanza, e non può essere il Mes. Il Fondo Salva Stati ha infatti fatto pagare un tributo enorme al popolo greco». Fico ribadisce di non essere stato d'accordo allora con il Mes «viste le sue condizionalità: figuriamoci oggi, visto che propongono di usarlo per un'emergenza che non ha nulla a che fare con le ragioni per cui venne creato, ossia per salvare gli Stati da crisi finanziarie asimmetriche. Servono strumenti nuovi. La Ue faccia la sua parte - insiste Fico - anche finanziando tutto ciò che serve per uscire da questa crisi, senza fare calcoli sullo zero virgola» perchè «da questa crisi si esce solo con condivisione».

In generale, conclude, «dovremmo riflettere, e ammettere che questo momento difficile non è accidentale, ma lo specchio di un modello di società che va ripensato. Tra qualche anno le esigenze di colossi come la Cina o come l'India ci costringeranno a ragionare davvero su quante risorse ci siano a disposizione nel mondo, e per quanti». Per questo è giunto il momento che «la politica provi a ragionare a lungo termine, e si occupi di grandi temi come l'ambiente, con dei piani decennali sulla riduzione delle emissioni» oppure «della distribuzione delle risorse e della ricchezza», conclude il presidente della Camera ed esponente del Movimento Cinquestelle.