19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Emergenza coronavirus

Alberto Bagnai: «E' da irresponsabili evocare il ricorso al Mes, Conte riferisca»

Il Senatore della Lega: «Anche dalla maggioranza si stanno discostando da questa ipotesi, e dunque il Governo è fuori da qualsiasi circuito democratico. No a Coronavirus-Bond, serve intervento illimitato BCE»

Alberto Bagnai, Senatore della Lega
Alberto Bagnai, Senatore della Lega Foto: ANSA

ROMA - «E' da irresponsabili evocare il ricorso al Mes. Il Mes serve per i Paesi che non hanno accesso al mercato, ma l'Italia ha ancora accesso al mercato, sempre che la si smetta con questa comunicazione irresponsabile. Anche perché nel Mes una volta che ci si entra, si viene sottoposti a un programma. Una lista della spesa che fanno Fmi, Bce e Commissioni di cose che devi fare a casa tua: significa addio quota 100, Iva al 25%. Sarebbe un'aggressione». Lo ha detto il senatore della Lega Alberto Bagnai, in conferenza stampa, annunciando che chiederà in conferenza dei capigruppo di convocare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Aula, per riferire sull'eventuale accesso ai meccanismi di stabilità europei.

«Il Premier Conte riferisca»

Bagnai afferma: «Anche dalla maggioranza si stanno discostando da questa ipotesi, e dunque il Governo è fuori da qualsiasi circuito democratico: va in giro per l'Europa a prendere impegni in base ai quali poi verranno a frugare nelle tasche degli italiani. C'è anche una versione che dice che siano stati i paesi del Nord a mettere in campo questa proposta, il gatto e la volpe, Francia e Germania. Vogliamo chiarezza su questo, chiediamo che ci siano delle comunicazioni del premier Conte».

«No a Coronavirus-Bond, serve intervento illimitato BCE»

«Non siamo d'accordo con i Coronavirus Bond. Qualsiasi ricorso ai bond si tradurrebbe in interventi limitati. Invece ci vuole l'intervento illimitato della Bce. Se la Ue ha un senso è il momento di dimostrarlo. Gli strumenti di condivisione del rischio vanno bene, ma se ne parla da 20 anni e non si sono mai fatti. Ora mi riesce difficile pensare di farlo con chi sta bloccando l'esportazione verso l'Italia di mascherine... Abbiamo condiviso sul serio la politica monetaria, e allora intervenga la Bce con la politica monetaria».

Salvini: «Cina non può essere salvatrice della patria»

Matteo Salvini si dice «d'accordo» sul tracciare i cellulari per ridurre il rischio di contagio da coronavirus, ma «con una attenzione: che il Paese da cui è partito tutto, la Cina, sia chiamato da qualcuno come salvatore della patria anche tecnologicamente parlando... ecco non vorrei che mettessimo in mano dati degli italiani a qualcuno che non risponde a un regime democratico. Tracciabilità sì, ma proteggendo la sicurezza nazionale». Il segretario della Lega ha poi riferito che il suo collega di partito Morelli «ha incontrato gli operatori telefonici: nel rispetto della privacy i positivi devono essere tracciati e isolati».