19 marzo 2024
Aggiornato 03:00
La sfida di Renzi

Renzi-Conte, strappo rinviato: «Eleggiamo direttamente il Premier e stop al reddito di cittadinanza»

Il leader di Italia Viva: «Come nei Comuni, votare per uno che sta lì 5 anni. Io sulla giustizia non ho cambiato idea: il Pd sì. Conte vuole cura da cavallo? Tagli reddito di cittadinanza»

Matteo Renzi, leader di Italia Viva durante la registrazione di «Porta a Porta»
Matteo Renzi, leader di Italia Viva durante la registrazione di «Porta a Porta» Foto: Alessandro Di Meo ANSA

ROMA - Bisogna riformare le istituzioni, il paese ha bisogno di un «sindaco d'Italia». Matteo Renzi parla a 'Porta a porta' e spiega: «Penso che tutti noi dobbiamo darci una regolata, per primo io. Non credo che una persona da sola possa decidere tutto, ma nemmeno che in questa fase politica si possa continuare con questo gioco di equilibri. Così non si va avanti, ma non sul governo». Continua Renzi: «La distanza tra quello che uno dice in campagna elettorale e quello che accade deriva dal sistema elettorale». Continua Renzi: «Se voti il sindaco, quello è il sindaco. Siccome non si può andare avanti così, faccio un appello a tutte le forze politiche: fermi tutti, portiamo l'unico metodo istituzionale che funziona, che è quello dei sindaci, a livello istituzionale. Il sindaco d'Italia. Si vota una persona che sta lì per 5 anni».

Hanno provato a buttarci fuori dal governo, hanno fallito

La maggioranza ha provato a «buttare fuori» Iv, ma non c'è riuscita. «C'hanno provato, hanno provato a raccogliere i senatori responsabili. Non c'è niente di male, finché siamo in una democrazia parlamentare se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore dicono 'togliamoci di torno Renzi perché non ci dice di si», fanno bene a provarci. La prossima volta farebbero meglio a riuscirci».

Via riforma prescrizione entro Pasqua o sfiduciamo Bonafede

Se la maggioranza non accetta di eliminare la riforma Bonafede entro Pasqua, Italia viva presenterà una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia. «Penso proprio che andrà così. Spero ci sia buon senso e si arrivi tutti all'accordo. Anche perché su molte delle questioni dopo un po' si capisce che il tempo è galantuomo: gli 80 euro, le microtasse - che danno un gettito abbastanza basso». Ma per Renzi la sfiducia a Bonafede non porterà alla caduta del governo: «Non credo..."

Per fare riforme modello Nazareno o «governo Maccanico»

Per realizzare la riforma del «sindaco d'Italia», cioé l'elezione diretta del premier, ci sono due schemi possibili: o continua il governo Conte con un patto tipo Nazareno con le opposizioni, o si fa un governo tipo quello tentato nel 1996 da Antonio Maccanico. «Puoi scegliere il modello Nazareno, dove rimane il governo con una maggioranza politica con il sostegno istituzionale alle riforme. Oppure la seconda ipotesi è il 'modello Maccanico'. E' secondario il tema di chi fa il presidente del Consiglio se c'è il grande obiettivo della grande riforma».

Governo deve verificare se va avanti o no

Il governo Conte «deve verificare se va avanti o no. Cosa succede domani mattina al governo? 'Sto problema del governo non l'abbiamo posto noi, non ho mai detto tolgo la fiducia a Conte, casomai è il governo che ha tolto la fiducia a Iv. Certo è che questo governo deve verificare se va avanti o no».

Conte vuole cura da cavallo? Tagli reddito di cittadinanza

Il presidente del Consiglio deve cancellare il reddito di cittadinanza, se davvero vuole impostare una «cura da cavallo per l'Italia». Il leader di Italia Viva nega di avere problemi personali nel rapporto con Conte: «Non è vero. Oggi ho detto bisogna difendere il presidente del Consiglio quando va in Europa». Ma al premier replica: «Oggi ha detto ci vuole una cura da cavallo per l'economia, bene. Sono d'accordo con lui. Se presidente del consiglio vuole fare la cura da cavallo inizi banalmente a cancellare il reddito di cittadinanza e a mettere quei soldi in riduzione dell imposte per le aziende».

Pd a Renzi: «sindaco d'Italia» ennesima manovra di palazzo

La proposta di riformare la Costituzione per eleggere direttamente il premier «sembra l'ennesima manovra di palazzo». Lo dice Alessandro Alfieri del Pd: «Il rilancio sulle riforme istituzionali sembra l'ennesima manovra di palazzo. Tutti i partiti di maggioranza devono invece avere un solo, urgente, obiettivo: aiutare il Governo a lavorare seriamente per la crescita economica e per il lavoro. Questa è la priorità. Non servono attacchi o provocazioni quotidiane. A pagarne le conseguenze non sarebbe solo l'esecutivo, ma l'intero Paese».