Mes, Ilva e Alitalia: la versione di Carlo Calenda
Il leader di Azione è intervenuto alla Festa del Foglio a Firenze: «Mes? Prima si fanno le cose e poi non si capisce cosa si è fatto. Alitalia? Vendere a Lufthansa. Ex Ilva? Rimettere scudo»
FIRENZE - Il dibattito sul Mes «penso che sia il solito caso italiano: prima si fanno le cose e poi non si capisce che cosa si è fatto; poi chi c'era, tipo Salvini, dice 'non io c'ero e se c'ero dormivo'. Penso che, a questo punto, un grande dibattito nel paese su cosa vuol dire in termini di consapevolezza e responsabilità sia necessario». Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, a margine della festa del Foglio a Firenze.
«Ex Ilva? Rimettere scudo, ridicolo fornire alibi»
«Bisognerebbe rimettere lo scudo penale, rafforzando così la posizione del governo, e sedersi con Mittal dicendo: 'Caro mio, hai un contratto che è di nuovo pienamente valido, poi discutiamo, ma intanto hai un contratto valido'. L'idea che, e non so se sia un alibi o no, glielo si fornisca un alibi, è semplicemente ridicola».
«Lo ripeto: Mittal a giugno ha detto formalmente che senza scudo penale il 7 settembre se ne sarebbero andati - ha aggiunto Calenda -. Cosa pensavano i deputati? Che scherzasse? Altra cosa che lascia perplessi è che fino a ieri mattina erano la somma di tutti i mali, poi li ha visti Conte e adesso sono diventati disponibili e simpatici. Allora devono decidere: se sono la somma di tutti i mali vanno mandati via e fatti neri, se invece c'è stato un errore da parte del governo sullo scudo, va reinserito e bisogna negoziare da un punto di forza».
«Alitalia? Vendere a Lufthansa»
«Alitalia va venduta a Lufthansa». Calenda, ex ministro dello sviluppo economico, ha ricordato di aver lasciato Alitalia «con 850 milioni (50 milioni del prestito ponte erano stati consumati) e con un'offerta di Lufthansa».
«Li hanno bruciati tutti e 900, si apprestano a darne altri 400, c'è il rischio che la Commissione glieli blocchi, e in questo caso - ha sottolineato Calenda - Alitalia andrebbe a gambe all'aria nel giro di tre mesi. E continuano a inventarsi cordate fantasmagoriche. Non so se vi sembra normale».
«Nostre liste? No accordi con M5s»
«E' una cosa che stiamo analizzando per l'Emilia Romagna, ci presenteremo dove ci convincono i candidati e dove non ci siano accordi con i 5 stelle». Lo ha detto Carlo Calenda a proposito della possibilità di liste del neo movimento alle Regionali. «Bonaccini deve capire che l'unico modo di trattare con i Cinquestelle è farli sparire...»