Manovra, Zingaretti e il piano shock di Renzi: «Matteo ha 120 miliardi? Ammazza oh»
Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti sul piano shock del leader d'Italia Viva: «Non ci sono tensioni tra governo e maggioranza. Ius soli? Reazione Di Maio sopra le righe»
ROMA - «Renzi ha 120 miliardi? Ammazza oh!». Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha risposto alla domanda di una giornalista che, in conferenza stampa al Senato, gli chiedeva del piano del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, di 120 miliardi per le infrastrutture e gli investimenti.
Zingaretti: «Messaggio è che l'Italia ce la farà»
«Il messaggio da fare arrivare alle imprese e ai cittadini e al mondo è che a questo punto possiamo dire che l'Italia ce la farà. Il pericolo è stato sventato. C'è un indirizzo nuovo utile a costruire speranza e futuro per il paese. Questa manovra - ha aggiunto - mette in sicurezza il Paese, dà all'Italia la credibilità internazionale perché è concordata con le istituzioni europee: l'Italia torna a essere un Paese credibile perché fa i conti con i propri problemi. È palese il nuovo indirizzo nelle scelte che si stanno compiendo fondato su sviluppo, crescita ed equità».
Quanto alle centinaia di emendamenti presentati anche dai gruppi di maggioranza alla manovra in Senato, Zingaretti ha osservato: «Penso che questo sia il metodo giusto. Ingiusto è impedire al Parlamento di intervenire come accaduto lo scorso anno. Ora è il tempo della costruzione politica, della sintesi. L'anomalia era quella dell'anno scorso di notte col panettone e lo spumante in mano a impedire di intervenire sulla manovra. Ora Si apre una fase di confronto che affronteremo con serietà e determinazione».
Non ci sono tensioni tra governo e maggioranza
«Dentro alla dialettica parlamentare i gruppi hanno il diritto e il dovere di aprire le questioni: sono ottimista e fiducioso sinceramente. Ora si apre una fase di sintesi per arrivare a un punto di equilibrio utile, non stravolgendo la manovra. C'è una forte collaborazione. Non vedo tensioni nel rapporto tra il governo e i gruppi di maggioranza. Ora si apre il confronto per una sintesi ma siamo determinati a voler dare un segnale al mondo che l'Italia ce la farà. Non sono pessimista», ha concluso.
Alleanze più larghe e competitive possibili
«Il Pd presenterà le sue liste in tutti i Comuni e in tutte le Regioni perché quando bisogna combattere una battaglia è giusto farlo a viso aperto. Sui modelli politici è ovvio che vogliamo puntare a costruire alleanze più larghe e competitive possibili che oltre alla politica coinvolgano il civismo. Le piazze di Bologna e di Modena sono un segnale di grande forza nei territori. Le caratteristiche delle alleanze - ha aggiunto - le decidono i candidati presidenti. Auspico ci sia possa allargare ad alleanze competitive che in ogni Regione devono conformarsi intorno alla figura del candidato presidente», ha aggiunto.
Reazione Di Maio sopra le righe
«Quello che mi è suonato sopra le righe è la reazione a un normale contributo che vogliamo continuare a dare: sosterremo la manovra e ci sembra giusto e corretto proporre a Conte di rilanciare il tema economico, dello sviluppo, del lavoro con altri provvedimenti e altre idee. Lo spirito di collaborazione è talmente forte da chiedere a Conte che rappresenta la sintesi di costruire insieme altro provvedimenti dopo la manovra», ha aggiunto.
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