Padoan al Governo: «Ma quale recessione tecnica, sarà recessione e basta»
L'ex Ministro dell'Economia: «Manovra bis? Vedremo, ma l'Esecutivo è in un vicolo cieco. Banche? Sono polemiche strumentali molto pericolose»
ROMA - «Ma quale recessione tecnica, sarà recessione e basta. Ovviamente non ho ora gli strumenti tecnici per fare previsioni numeriche, ma seguendo il modello del consenso delle stime, mi sembra evidente che il 2019 avremo una crescita negativa». A dirlo in una intervista a «La Repubblica» è Pier Carlo Padoan, deputato del Pd ed ex ministro dell'Economia.
Siamo in recessione
Se anche il ministro Tria, «che fino a qualche tempo fa parlava di una crescita debole, ora dice che siamo intorno allo zero, allora vuol dire che andremo sotto. E consideri che siamo alla vigilia della presentazione del Def. D'altra parte in queste ultime settimane si sono succedute stime internazionali e nazionali sempre peggiori: l'Ocse, le agenzie di rating, la Confindustria... insomma il quadro mi sembra abbastanza chiaro».
Crolla clima di fiducia di imprese e famigle
«La congiuntura internazionale - è l'analisi di Padoan - è in difficoltà e addirittura la Germania va maluccio. Nello stesso tempo, però, faccio notare che il peggioramento dell'economia italiana è iniziato a metà dello scorso anno, dunque hanno impattato sicuramente certe affermazioni di governo e maggioranza, che hanno finito per affossare il clima di fiducia di imprese e famiglie».
Misure poco efficaci e tardive
Padoan non si dice «ottimista» sull'impatto di reddito di cittadinanza e quota 100 e anche per quanto riguarda il dl crescita «vedremo. Molte delle misure annunciate non sono altro che la conferma di provvedimenti del nostro governo. Le altre mi sembrano poco efficaci e tardive. Senza contare degli effetti negativi dei mancati investimenti infrastrutturali, frenati dai disaccordi interni all'esecutivo».
Manovra bis? Esecutivo in un vicolo cieco
Per quanto riguarda l'eventuale necessità di una manovra correttiva, per Padoan «dipenderà dai numeri che mettono nel Def. In ogni caso il governo è in un vicolo cieco: se farà una manovra restrittiva, la congiuntura peggiorerà ancora; se farà una manovra espansiva, con l'aumento del deficit e del debito riprenderà a salire anche lo spread e a farne le spese sarà anche l'economia reale».
Capitolo banche
L'ex ministro interviene anche sulle polemiche sul sistema bancario. «Sono - dice - polemiche strumentali molto pericolose. Bisogna stare attenti a ingerenze negli istituti di credito che si stanno riprendendo dopo la grande crisi finanziaria: con pressioni indebite si rischierebbe una nuova paralisi».
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