29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
MotoGP

Valentino Rossi non ha più dubbi: «Continuerò a correre»

La decisione arriva dal diretto interessato: il Dottore proseguirà la sua carriera da pilota anche per il 2019 e il 2020. Ora manca solo la firma con Yamaha

Valentino Rossi in pista con la Yamaha nei test
Valentino Rossi in pista con la Yamaha nei test Foto: Yamaha

DOHA – Manca ancora l'ufficialità, ma ormai la conferma è arrivata, perfino dal diretto interessato. «Non smetterò di correre nel 2019 e nemmeno nel 2020», parola di Valentino Rossi: dunque il rinnovo biennale del suo contratto, che scade alla fine di questa stagione, è ormai solo questione di pochi giorni. Il Dottore aveva sempre lasciato intendere che la sua intenzione non fosse quella di ritirarsi, e che l'unico dubbio da sciogliere fosse quello della competitività sua e della moto. La Yamaha M1 in versione 2018 ha manifestato un certo margine di miglioramento, soprattutto sul fronte dell'elettronica, ma la velocità del nove volte iridato non è apparsa mai in discussione: una certezza sufficiente per decidere che il momento di appendere il casco al chiodo, evidentemente, non è ancora arrivato. Ora resta soltanto da trovare l'accordo con la Yamaha, che da parte sua si è ovviamente dimostrata più che propensa ad aprire le porte al suo pupillo, anche se sul fronte economico, secondo alcune indiscrezioni, l'offerta sarebbe ancora da ritoccare leggermente verso l'alto per poter essere presa in considerazione da parte di Rossi.

La conferma
Queste parole tanto attese da parte del fenomeno di Tavullia sono arrivate al termine della prima giornata dell'ultima tornata di test pre-campionato in Qatar, sulla stessa pista che ospiterà il Gran Premio inaugurale della stagione. E Valentino se le è lasciate scappare quando i giornalisti gli hanno chiesto la sua opinione sul recente divorzio tra la Yamaha e la Tech3, che fino a questa stagione schierava le M1 satellite. In molti hanno pensato che questa mossa potesse lasciare via libera al team del pesarese, lo Sky Vr46, per un ingresso in MotoGP in accoppiata con la casa dei Diapason. Eppure a chiarire che per lui non è ancora giunto il tempo di smettere di fare il pilota e iniziare a fare il team manager è stato il diretto interessato in prima persona: «La situazione è chiara. Innanzitutto non mi aspettavo che Poncharal lasciasse la Yamaha, ma effettivamente abbiamo pensato a un possibile team in MotoGP. Sarebbe stata una cosa bella, però non ce la facciamo. Per i prossimi due anni non lo faremo, anche perché molto probabilmente io continuerò a correre. La vedo come una possibilità per il futuro, quando smetterò, ma non nel 2019 né nel 2020». Tutto chiaro, no?