19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Formula 1 | Gran Premio d'Ungheria

Alla Ferrari proibiscono il fondo? E lei ne progetta uno nuovo!

Aveva pagato pesantemente, la Rossa, il verdetto della Federazione che aveva proibito la sua soluzione ingegnosa. Ma i tecnici di Maranello, invece di protestare, sono corsi ai ripari, studiando un aggiornamento che ne ristabilisse l'efficienza aerodinamica. Così Vettel è tornato davanti

Le sette soffiature sul fondo della Ferrari in Ungheria
Le sette soffiature sul fondo della Ferrari in Ungheria Foto: Ferrari

BUDAPEST – Non sono soltanto le prestazioni in pista a decidere questo infuocato duello per il titolo mondiale di Formula 1, ma anche i verdetti inappellabili dei commissari tecnici. Non è stata casuale, infatti, la battuta d'arresto che la Ferrari ha subìto nelle ultime gare, ma ha avuto una ragione ben precisa, di natura regolamentare. Per capirla bisogna tornare alla vigilia del Gran Premio d'Austria, quando dalla Federazione internazionale dell'automobile è arrivato il temuto giro di vite sulla flessibilità del fondo vettura: una direttiva originata da una richiesta di chiarimento furbetta della Mercedes. E che, infatti, sembrava scritta apposta per bacchettare la Ferrari. Uno dei punti di forza della SF70H nella sua versione originale, infatti, era proprio la fessura posta su ciascun lato del fondo: che, man mano che la velocità e quindi il carico aerodinamico aumentavano, gli permetteva di flettere e di aumentare l'efficienza dell'intero pacchetto. Una soluzione ingegnosa, che aveva dimostrato di funzionare alla grande in coppia con il potente diffusore posteriore.

Linea dura
Dopo la decisione della Fia, però, gli ingegneri della Rossa sono stati costretti ad adeguarsi, chiudendo l'uscita della fessura e piazzando una barra lungo tutta la larghezza del fondo, per irrobustirlo e dunque diminuirne la flessibilità. Il risultato si è visto: l'anteriore della macchina è immediatamente diventato meno efficace dal punto di vista aerodinamico, con il risultato di aumentare in modo significativo l'usura delle gomme (e le due esplosioni degli pneumatici davanti visti a Silverstone ne sono state la chiara conseguenza). A Maranello, però, non si sono limitati ad accettare in silenzio la sentenza dei tecnici federali, ma sono in fretta corsi ai ripari, partorendo una nuova versione del fondo vettura. Che nelle prime intenzioni avrebbe dovuto debuttare solo a Spa-Francorchamps, dopo la pausa estiva, ma che invece alla fine è arrivato già ieri mattina nel paddock dell'Hungaroring, in tempo per essere montato sulle auto di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.

Aggiornamenti anticipati
Le novità sono evidenti: ben sette soffiature diagonali sul bordo esterno davanti alle ruote posteriori (nella vecchia versione erano solo tre o quattro), studiate per aumentare il carico generato dal flusso d'aria diretto al diffusore. E queste modifiche, insieme agli altri aggiornamenti nati dal profondo sforzo progettuale messo in campo dalla Scuderia, hanno convinto, portando i due piloti a monopolizzare la prima fila della griglia di partenza del Gran Premio d'Ungheria. Insomma, il reparto tecnico della Ferrari non si è limitato a piangersi addosso per la decisione sfavorevole della Federazione: anzi, al contrario ha aumentato il suo impegno trovando in tempi brevi una soluzione alternativa e rispettosa del regolamento. D'altronde, come sottolineava ieri lo stesso Vettel: «Se gli avversari iniziano a guardare la tua macchina da un'angolazione diversa, cercando di farla proibire invece che di ignorarla, significa che hai lavorato bene – ha sorriso il campione tedesco – E questa per noi è una buona notizia, che non ci distrae, ma anzi ci rende orgogliosi. Agli altri non piace quando tu stai davanti, e così cercano di ribaltare la situazione: è normale». Eppure il Cavallino rampante, davanti a tutti, è riuscito a tornarci comunque.