19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Valori in campo ribaltati

La nuova pista favorisce Marquez. Rossi e Lorenzo, invece...

I cambiamenti al circuito di Barcellona, introdotti dopo l'incidente fatale di Luis Salom, danno una mano alla Honda, che si prende la pole position. Le due Yamaha, invece, si ritrovano improvvisamente in affanno

La prima fila del GP di Catalogna: Marquez, Lorenzo e Pedrosa
La prima fila del GP di Catalogna: Marquez, Lorenzo e Pedrosa Foto: Michelin

BARCELLONA – Sono state giustificatissime ragioni di sicurezza a indurre gli organizzatori a modificare l'ultima parte del circuito del Montmelò. Ma il taglio della curva 10 e l'introduzione della chicane tra la 11 e la 12 hanno avuto anche un altro effetto collaterale: dare una mano inaspettata alla Honda. Fino a ieri, infatti, la moto giapponese arrancava distantissima dalla Yamaha, su una pista che ne metteva in luce tutti i limiti di accelerazione. Oggi, con le nuove e lentissime pieghe finali, il circuito le si adatta come un guanto. «È strano – spiega Marc Marquez, che ha ottenuto per la prima volta in carriera la pole position nel GP di casa – In tutta la pista bisogna tenere la velocità sulle lunghe curve, poi, sul finale, arrivano le pieghe strette e lente, sembra tutto un altro tracciato. Bisogna trovare un giusto compromesso di assetto e noi pare proprio che l'abbiamo azzeccato: ieri eravamo lenti nella parte centrale del circuito, oggi abbiamo recuperato. In più io sono uno dei piloti che di solito impara più rapidamente». Il grosso passo avanti compiuto dalla Honda è testimoniato anche dalla terza piazzola di Dani Pedrosa: «Quest'anno la nostra non è la migliore moto – ammette – Ma con questo layout della pista è più equilibrata. In fondo, è cambiata solo una sezione, il resto è rimasto. E se quella sezione è migliore per la Honda, altrove abbiamo dei punti deboli. È inutile che i rivali si lamentino».

Rammarico Yamaha
Certo che la Yamaha non può essere contenta che un circuito a lei storicamente favorevole le si sia improvvisamente ritorto contro. Solo ventiquattr'ore fa Jorge Lorenzo sembrava il pilota da battere, ora è riuscito a malapena ad agguantare un secondo posto. Condito dalle polemiche: «L'ultima parte della pista non è facile per noi – conferma Por Fuera – Le curve da prima marcia non sono le migliori, aiutano di più la Honda. Ma il mio passo gara non sembra male: manterrò una mentalità vincente, spero in una buona partenza e poi tutto può succedere». Al suo compagno di squadra Valentino Rossi, suo inatteso alleato, è andata ancora peggio: quinto, ma preoccupato soprattutto per la gara di domani: «Con la gomma anteriore media – racconta – vado forte come gli altri, ma dopo 7-8 giri ho un brusco calo di prestazioni. Con quella dura resisto per tutta la gara, ma perdo almeno un secondo e mezzo al giro. Nelle prossime ore dovrò assolutamente trovare il modo di far funzionare lo pneumatico hard con la mia moto. Peccato, perché di solito la nostra moto è molto competitiva su questa pista, invece con la modifica al layout ora soffro molto».