Gentiloni: L'Italia fa la sua parte, ma pretende atteggiamento positivo dall'Ue
Il premier Paolo Gentiloni, durante il suo incontro con il tedesco ex presidente dell'Europarlamento Martin Schulz, ha dichiarato che l'Italia sui migranti fa la sua parte, ma pretende un atteggiamento positivo dall'Ue
ROMA - La questione dei migranti deve essere affrontata con un «impegno comune» europeo, l'Italia fa «la sua parte» ma «pretende un atteggiamento positivo da parte dell'Ue». Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al termine del colloquio con il presidente del Partito socialdemocratico tedesco Martin Schulz. «La richiesta che ci è pervenuta dalle autorità libiche di collaborazione e assistenza alla guardia costiera libica può essere un punto di svolta di gestione della situazione». «Dobbiamo lavorare sul medio periodo sulle cause profonde che spingono i flussi delle grande migrazioni: guerre, carestie, cambiamenti climatici, l'aspirazione a cambiare vita» ha aggiunto Gentiloni. «Ho parlato del principio di solidarietà. Deve diventare un principio fondamentale per l'Europa e questo in tutti i campi, soprattutto in quello dell'immigrazione. Il prossimo bilancio dell'Unione europea - ha detto Schulz - deve essere un patto di solidarietà. Noi dovremmo evitare che un paese che si trova davanti a una sfida del genere alla fine rimanga da solo e vanga piantato in asso dagli altri».
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