ROMA - La posizione degli altri Paesi membri della Ue sui migranti si basa su «accordi del 2003 e poi del 2013. Nel 2014 noi non abbiamo altra alternativa che chiedere alla Ue di prendersi parte di responsabilità. Sulla carta è così, nella pratica non è successo». Matteo Renzi, in diretta su Facebook, definisce «poco più di una barzelletta» i titoli dei giornali che lo accusano di aver spalancato le porte ai migranti, partendo anche dalle dichiarazioni di Emma Bonino. «La posizione dell'Ue non dipende dalla scelta dell'ultimo governo ma da un regolamento di Dublino poi modificato e reso forte nel 2013 che decide che chi arriva in Ue va accolto dai singoli paesi di primo approdo. E' colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte. Basta guardare la sostanza e il contenuto degli accordi di Dublino e di ciò che è accaduto adesso». E ribadisce: «Se chiudono i porti, dal 2019 chiuderemo i fondi».
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