Migranti, Gentiloni: Ue ci dica se dobbiamo cavarcela da soli
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno, ha parlato dell'Europa e del suo impegno (molto modesto) sull'immigrazione
ROMA - «Sul tema dell'immigrazione dobbiamo dirci onestamente che nonostante qualche passo in avanti la velocità con cui l'Ue si muove resta drammaticamente al di sotto delle esigenze di governo e di gestione di questo fenomeno. Lo diremo apertamente a Bruxelles». Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno. «L'Italia è in grado di gestire questa questione sia pure con difficoltà crescente - ha aggiunto - ma l'Europa se vuole recuperare vitalità, scommettere sul futuro deve avere una politica migratoria comune. Questo lo pretendiamo a Bruxelles». «Quel che vogliamo sapere dall'Ue è se sulla strada» della gestione dei fenomeni migratori, «l'Ue c'è o se noi dobbiamo continuare a cavarcela da soli» ha concluso Paolo Gentiloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno.
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