20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Lega Nord

Salvini sui voti all'estero: «Inventati o comprati»

Il leader della Lega Nord ha commentato le voci di brogli corroborate dall'affluenza senza precedenti: «Conto sul fatto che il voto degli italiani - quello dei romani come dei milanesi, dei napoletani o dei palermitani e dei torinesi- sarà un voto per il no che supererà anche gli eventuali sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo»

ROMA - «Io penso che in consolati e ambasciate ne siano successe di cotte e di crude» ha attaccato questa mattina Matteo Salvini commentano le voci di brogli sul voto degli italiani all'estero corroborate dall'affluenza senza precedenti nel voto all'estero.

«Voti comprati e inventati da Renzi in giro per il mondo»
Il segretario della Lega Nord si è detto comunque ottimista, «nonostante i voti inventati in giro per il mondo» e che «il voto degli italiani farà vincere il no». Il leader del Carroccio ha insistito: «Conto sul fatto che il voto degli italiani - quello dei romani come dei milanesi, dei napoletani o dei palermitani e dei torinesi- sarà un voto per il no che supererà anche gli eventuali sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo». Il politico ha aggiunto sullo spoglio: «Le operazioni sono gestite da ambasciate e consoli che in alcuni casi hanno organizzato manifestazioni a favore del Sì. Noi vigileremo».

«Renzi promette di tutto: anche lo scudetto a Roma e Lazio in contemporanea»
Poi l'europarlamentare ha ricordato le tante bugie del premier che ha fatto «ogni tipo di promessa, i ponti, gli aeroporti, le strade, aumenti di stipendio, ma più promette più la gente lo prende per un cazzaro. Prometterà che se vince il sì vincono lo scudetto sia la Roma che la Lazio contemporaneamente». Quindi il leghista ha sostenuto che «c'è un'Italia bella, che ha voglia di ripartire, che non si arrende e che non vuole essere schiava. Chi vota Sì certifica in Costituzione che l'Unione Europea ha l'ultima parola alla faccia e sulla testa degli Italiani. Ho incontrato tante persone che non votano da 10 o 20 anni, ma che stavolta torneranno alle urne per urlare il loro no. La Costituzione regola le nostre vite, le vite delle nostre figlie».