20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Lega Nord

Salvini: «Non uso la parola centrodestra perché mi provoca un certo prurito»

Il leader della lega Nord è salito sul palco del Sovranità Tour, la manifestazione organizzata a Roma da Fratelli d'Italia per il No al referendum costituzionale e ha avvertito: «Chi fino alla mezzanotte del 4 ha retto la coda, il moccolo a Renzi votando Sì, io non lo voglio più vedere nemmeno dipinto sul muro»

ROMA – Matteo Salvini è salito sul palco del Sovranità Tour, la manifestazione organizzata a Roma da Fratelli d'Italia per il No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. «Non uso la parola centrodestra perché mi provoca un certo prurito» ha detto il leader della Lega Nord, spiegando di aver sorpassato la divisioni fra destra e sinistra: «Ormai ci sono gli schiavi, i precari a tempo determinato i globalizzati i senza origine identitaria e c'è invece una comunità che ha i piedi ben piantati per terra e parla di identità, di solidarietà, di sovranità, di controllo della moneta, dei confini, delle banche».

Quelli che Salvini non vuole più vedere «nemmeno dipinti sul muro»
Per il segretario del Carroccio dal giorno successivo al referendum il messaggio sarà chiaro: se vince il No, «si apre una nuova pagina, c'è una nuova alba aperta a tutti», però bisogna stare attenti, ha aggiunto: «Chi fino alla mezzanotte del 4 ha retto la coda, il moccolo a Renzi votando Sì, io non lo voglio più vedere nemmeno dipinto sul muro» e ha elencato i nomi di Angelino Alfano, Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto e Pierferdinando Casini. Salvini ha annunciato le primarie: chi guiderà la coalizione, sarà «scelto dai cittadini, non dai salotti», aggiungendo di apprezzare la scesa in campo di Silvio Berlusconi per il No e che «dal 5 dicembre parleremo del resto».

«L'Italia è nel buio da 5 anni»
L'eurodeputato ha citato il premier, Matteo Renzi che dice se vince il No ci sarà un salto nel buio, «il salto nel buio lo stiamo vivendo da 5 anni» ha detto, «con Monti, con Letta e con Renzi, sono questi i salti nel buoi che gli italiani stanno pagando sulla loro pelle». Quindi Salvini ha spiegato che voterà No per un «unico, vero grande motivo: la libertà» perché non ha intenzione di lasciare ai suoi figli una Costituzione dove è scritto che «l'Italia dipende dai vincoli dell'Unione europea e lo Stato centrale decide sulla testa di tutto e di tutti sull'immigrazione, sulla sanità sulle tasse sui trasporti...».

«Una riforma confusa, pasticciata e pericolosa»
Quindi ha spiegato il leghista: «Per l'Italia devono decidere gli italiani, non la Merkel, non le banche» e votare No è un «respingere un attacco dei poteri forti». Il segretario della Lega ha poi aggiunto: «Voterò No perché sono contrario alla strategia del pensiero unico, dell'uomo marmellata, della precarizzazione di tutto. Questa riforma 'ci lascia cittadini italiani a tempo determinato'. Stabilisce che 'in Italia decidano i cittadini che rispettano i termini europei. Ma de che?». Quanto alla riforma «confusa, pasticciata e pericolosa», ha spiegato il leader del Carroccio «la gente si sta informando tanto».