24 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Verso la nuova stretta

Obbligo vaccinale per gli over 50. Green pass base per negozi, banche e poste

Arriva la stretta del governo per cercare di arginare l'ondata di nuovi contagi, una raffica di nuove misure che rendono sempre più difficile andare in giro senza aver fatto il vaccino

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi Foto: Palazzo Chigi

Obbligo vaccinale per gli «over 50» fino al 15 giugno, dipendenti senza green pass sospesi e senza stipendio, lasciapassare «base» per andare in banca, alle poste e nei negozi. Arriva la stretta del governo per cercare di arginare l'ondata di nuovi contagi, una raffica di nuove misure che rendono sempre più difficile andare in giro senza aver fatto il vaccino, anche se appunto solo sopra i 50 anni sarà tassativo fare l'iniezione.

Nella bozza di decreto messa a punto dal governo si legge che l'obbligo vaccinale per la prevenzione dell'infezione da SARSCoV-2» si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell'Unione europea residenti nel territorio dello Stato «che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età». Ovviamente, «l'obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute. In tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita».

Potranno evitare il vaccino solo i guariti dal Covid, «l'avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione».

Altra misura drastica è l'estensione del «green pass rafforzato» per i dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico. Chi non sarà in grado di presentare il documento verrà sospeso dal lavoro e non riceverà lo stipendio, anche se la sospensione è «senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso». Per andare in negozi, banche e poste basterà invece il «green pass» base, quello che si ottiene anche con un semplice tampone.

Le regole per la scuola

Per quanto riguarda la scuola, alle medie e alle superiori scatterà la Dad (per 10 giorni) solo con 4 positivi. Nelle scuole primarie, invece, «in presenza di un caso di positività nella classe, si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare, da ripetersi dopo cinque giorni». Con due casi di positività, invece, «si applica alla classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni».

Infine, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado «fino a due casi di positività nella classe, si applica alla classe l'autosorveglianza con l'utilizzo di mascherine di tipo Ffp2 e con didattica in presenza; con tre casi di positività nella classe, per coloro che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da meno di centoventi giorni, che non siano guariti da meno di centoventi giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni, per gli altri soggetti, che diano dimostrazione di aver effettuato il ciclo vaccinale o di essere guariti», si applica «l'autosorveglianza con l'utilizzo di mascherine di tipo Ffp2». Infine, «con almeno quattro casi di positività nella classe, si applica alla medesima classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni».

Inoltre, ci saranno test antigenici rapidi gratuiti per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado soggetti alla autosorveglianza. Una misura che, si legge nella bozza, si applicherebbe fino al 28 febbraio per «assicurare l'attività di tracciamento dei contagi Covid-19».