Il Corriere attacca Savona: «Dirige un fondo speculativo». E il ministro: «Falso»
È bastato che l'economista euroscettico si esponesse per farlo finire nella bufera: colpa di un commento del quotidiano milanese, smentito dal diretto interessato
ROMA – Solo pochi giorni fa aveva presentato in aula quella manovra finanziaria che in effetti ha collaborato personalmente a scrivere, al posto del ministro dell'Economia Giovanni Tria, assente per una missione. Ecco, è bastato che si esponesse un po' di più perché Paolo Savona, l'economista euroscettico che Lega e M5s avrebbero in effetti voluto a via XX settembre (e poi dirottato agli Affari europei per la contrarietà del presidente Mattarella), finisse nuovamente sotto attacco. E a sferrarlo è stato nientemeno che il Corriere della Sera, per la penna di una delle sue firme di punta, Federico Fubini. La polemica è nata per via del ruolo ricoperto da Savona nel fondo speculativo Euklid Ltd: il 23 maggio, prima della formazione del governo, il ministro aveva annunciato la sua rinuncia alla carica di presidente, ma secondo Fubini sarebbe ancora «director active», stando a quanto scritto sul registro inglese delle imprese, il Companies House. Sempre il Corriere scrive inoltre che il professore sardo è anche azionista del fondo, e possiede 1,3 milioni di euro custoditi in Svizzera.
Il commento del Partito democratico
Immediatamente è arrivata la richiesta di chiarimenti da parte del centrosinistra: «Può cortesemente il ministro Savona rispondere – lo invita via social il vicepresidente Pd della Camera, Ettore Rosato – non a noi, ma a Fubini del Corriere della sera, che gli chiede conto della sua partecipazione a fondi speculativi che potrebbero avvantaggiarsi delle sue azioni o dichiarazioni? Ma poi, ministro, come funziona? Per gli italiani inviti a investire su titoli italiani e lei invece meglio all'estero?».
La risposta di Paolo Savona
E la risposta richiesta a Savona è in effetti giunta, a stretto giro di posta, con una lettera inviata al quotidiano Milano Finanza, in cui precisa di essersi dimesso sia da direttore di Euklid che da presidente del fondo d'investimento lo scorso 20 maggio. «Rassicuro Federico Fubini – scrive il ministro – che non c’è alcun giallo dietro le mie dimissioni da direttore di Euklid Ltd e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese (le due cariche sono connesse), come già gli è stato inutilmente comunicato dalla società prima dell’uscita del suo commento. Il suo è il nulla mascherato da un falso, al quale ho ormai fatto l’abitudine». Precisa ancora l'economista: «Contrariamente a quanto scritto, non ho partecipato a un fondo speculativo, ma di investimento serio e innovativo. Mi sono dimesso dagli incarichi, invero a malincuore e spiegherò il perché, ancor prima di conoscere come sarebbe andata a finire la mia designazione a ministro dell’Economia e delle Finanze per evitare che i validi giovani che hanno dato vita all’iniziativa pagassero le conseguenze delle vicende riguardanti la mia vita pubblica».
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