ROMA - Il "popolo" è tornato di moda, ormai è chiaro. Ma stride, e non poco, l'improvvisa (e tardiva) riscoperta di tale categoria da parte di quella parte della politica che, per natura e vocazione, dovrebbe rappresentarlo, e cioè la sinistra. Quella stessa sinistra che invece sostiene, non verbalmente ma nei fatti, le banche, il sistema finanziario, lo status quo sociale, l'economia ingiusta globalizzata e mondialista: le èlite, insomma. Ora, proprio da sinistra, si leva il coro unanime di critiche alla manovra, questa sì, del popolo. Dopo l’annuncio e le notizie sull’accordo nel governo per far salire il deficit al 2,4% del Pil salutata dalla rete con l’hashtag #ManovraDelPopolo, scatta sui social la reazione del Pd che rilancia lanciando il suo #pagailpopolo.
"Uno schiaffo agli italiani"
Tanti i tweet dei senatori Pd. Daniele Manca ad esempio scrive: «Festeggiare l’incremento del debito che si scarica sugli italiani e compromette il futuro dei nostri giovani è un’autentica follia! #vergognalega5stelle #pagailpopolo». Dario Stefàno rincara la dose: «100 miliardi di debito in più, in 3 anni, non sono una conquista, non una dichiarazione di guerra all’Ue ma uno schiaffo agli italiani. Forse ci stiamo avvicinando davvero al piano B: non saremo più noi a voler uscire dall’Euro, ma l’Euro a non volerci più #pagailpopolo». Eugenio Comincini da vero lider maximo invece punta il dito contro "la strategia", che, attacca, "è massimizzare il consenso nel prossimo Parlamento Europeo per le forze populiste e di destra: l’obiettivo è sfasciare l’Europa. La colossale manovra in deficit risponde a questa strategia. Non è chiaro e preoccupa cosa faremo quando saremo soli… #pagailpopolo».
"Paese intossicato dalla propaganda"
E ancora, la vicepresidente del gruppo Simona Malpezzi spinge l'acceleratore sul debito: «Prima hanno preso i voti dagli italiani con promesse ben lontane da una idea di sviluppo del Paese. Ora dicono: pagate e indebitatevi. Come quando ti davano gratis il biglietto del circo ma poi dovevi comprare il set di pentole. Solo che non costava 120 miliardi #pagailpopolo». Dario Parrini prende di mira l’"irresponsabilità" delle scelte del governo: «In un Paese normale uno che chiama coraggio l’incoscienza e dice sono più bravo degli altri perché so fare più debiti viene invitato a trovarsi un medico bravo. In un Paese intossicato dalla propaganda esulta dal balcone di Palazzo Chigi. #pagailpopolo».
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