20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Genova

Di Maio replica ad Autostrade: non accetteremo elemosine. La società messa in mora

«Abbiamo fatto una promessa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini rimasti coinvolti nella tragedia di Genova e la onoreremo andando fino in fondo»

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in mezzo ai familiari delle vittime del crollo di Genova
Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in mezzo ai familiari delle vittime del crollo di Genova Foto: Simone Arveda | ANSA ANSA

GENOVA - Nessun dietro front, nessun ripensamento. Il Governo, per bocca del vicepremier Luigi Di Maio, fa sapere che l’unica strada che seguirà è quella già annunciata: andare avanti con la procedura di revoca, che come lo stesso esecutivo sa perfettamente, avrà tempi e costi rilevanti. Ma da lì non si torna indietro. Per il momento il Governo ha potuto solo iniziare a mettere in mora Autostrade per l’Italia. «Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore», ha scritto Di Maio su Facebook, commentando le dichiarazioni dell'ad di Autostrade Giovanni Castellucci nella prima conferenza stampa della società a ben quattro giorni dalla strage in cui hanno perso la vota 43 persone. «Abbiamo fatto una promessa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini rimasti coinvolti nella tragedia di Genova e la onoreremo andando fino in fondo», ha detto per poi concludere: «Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto»

Il cordoglio dei Benetton
La famiglia Benetton intanto ha diramato una nota per ribadire il proprio cordoglio: «In questo giorno di lutto, il nostro pensiero è rivolto a ogni persona che abbia conosciuto e amato coloro che oggi non ci sono più in seguito alla tragedia di Genova», si legge nel documento. «Con rispetto – prosegue la lettera – vogliamo esprimere il nostro profondo dolore e manifestare la nostra concreta vicinanza a chiunque sia stato colpito dai terribili eventi del 14 agosto».

Messa in mora di Autostrade
Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, si legge in una lettera inviata alla società Autostrade, annuncia l’avvio della procedura di messa in mora della società «in modo formale»: si parla di «contestazione del gravissimo inadempimento» della società Autostrade «agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell’infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati ai beni anche di soggetti terzi, senza considerare l’interruzione del sistema di viabilità e quindi la compromissione della funzionalità delle infrastrutture concesse». La revoca del contratto ad Autostrade per l’Italia resta «resta l’obiettivo centrale» assicura il ministro Danilo Toninelli, "perché è inconcepibile che una tragedia del genere rimanga senza sanzioni esemplari. Le responsabilità sono chiare: un ponte come quello non crolla per fatalità o per un po’ di pioggia. Evidente mente qualcuno non ha fatto bene il proprio lavoro in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il concessionario ha colpe che appaiono pesantissime. Anche se toccherà alla magistratura fare il proprio dovere, noi abbiamo avviato la procedura per la decadenza della concessione».

15 giorni per dimostrare gli adempimenti
Toninelli ha dettato il timing dei lavori: gli uffici del dicastero di Porta Pia hanno dato 30 giorni di tempo alla Commissione ispettiva istituita il 16 agosto per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo del viadotto Polcevera. Ad Autostrade, invece, è stato chiesto di inoltrare al Ministero dei Trasporti «entro 15 giorni dalla data odierna, una dettagliata relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità dell’infrastruttura in questione e prevenire lo specifico evento accaduto, con allegato ogni atto posto in essere al fine di garantire il mantenimento della funzionalità dell’infrastruttura e volto a prevenire il crollo poi in effetti verificatosi»

Toninelli in Aula il 27
Toninelli informerà presto il Parlamento: nonostante la riapertura dei lavori di Senato a e Camera sia prevista per l’11 settembre, lunedì 27 agosto il ministro riferirà alle commissioni competenti di Camera e Senato e il 4 settembre ci sarà il voto delle risoluzioni in Aula sulle comunicazioni del governo. Lo ha deciso – come riferisce il deputato genovese di Possibile, Luca Pastorino, segretario di presidenza per Liberi e Uguali alla Camera – la conferenza informale dei capigruppo che si è svolta a Genova.