24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Politica estera

Conte all'Eliseo: l'incontro con Macron nel giorno delle denunce di abusi sui migranti a Ventimiglia

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è atterrato a Parigi. Con il presidente francese Emmanuel Macron un pranzo di lavoro

PARIGI - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è atterrato a Parigi. Il capo del Governo ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron per un pranzo di lavoro. Al centro dei colloqui bilaterali la crisi sulla gestione dei flussi dei migranti e dei richiedenti asilo nel Mediterraneo, apertasi dopo che lItalia ha bloccato l'accesso ai porti italiani della nave Aquarius con 629 migranti a bordo, successivamente indirizzati verso l'approdo a Valencia, in Spagna. La nave, scortata dalla «Dattilo» della Marina militare, dovrebbe arrivare a Valencia domenica prossima, alle 11. L'obiettivo della delegazione italiana, secondo quanto si apprende, resta quello di mettere al sicuro le vite umane ma riducendo le partenze dalle coste nordafricane. Questo nel giorno in cui la nave di ricerca e soccorso Aquarius ha lasciato la Corsica, dove ha fatto un rifornimento, e in cui Oxfam denuncia gravi abusi della polizia francese ai danni dei migranti stipati a Ventimiglia, anche minori.

Parola d'ordine: condividere
Il concetto che si chiede oggi alla presidenza francese e più in generale all'Europa di condividere è che i migranti che arrivano in Italia arrivano in Europa e la loro gestione non può essere un problema solo italiano. Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha ricevuto con una calorosa stretta di mano il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel cortile d'onore dell'Eliseo, dove era schierato un picchetto per gli onori militari.

Hotspot già in Libia o Niger?
Al termine del pranzo di lavoro, che ha visto al centro del confronto soprattutto le recenti tensioni sul tema della gestione dei flussi migratori e la possibile riforma del regolamento di Dublino sull'accoglienza dei richiedenti asilo, una conferenza stampa congiunta. Tra le ipotesi di lavoro, un accordo per l'organizzazione di hotspot per "filtrare" i migranti che hanno diritto a protezione internazionale già in Paesi africani come la Libia e il Niger.