Conte e Mattarella si parlano. Sui ministri tutto tace. Salvini si arrabbia
Incontro informale di oltre un'ora tra il premier incaricato e il presidente della Repubblica, ma niente tempi per i ministri

ROMA - Conte e Mattarella si parlano. Sui ministri ancora tutto tace. Salvini si arrabbia. Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha incontrato ieri pomeriggio al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per riferirgli sugli sviluppi della trattativa perla formazione del nuovo governo. Il colloquio, di oltre un’ora, è stato informativo e interlocutorio e dal presidente incaricato non sono stati forniti tempi per la presentazione della lista dei ministri. Insomma, Mattarella prende, per l'ennesima volta, tempo. Conte ieri mattina aveva incontrato per circa due ore i leader della Lega e del Movimento 5 stelle, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, evidentemente per discutere delle caselle ministeriali del futuro governo, a cominciare da quella del dicastero dell’Economia, per la quale è stato indicato l’economista ed ex ministro Paolo Savona.
Su Savona non si discute
Al termine dell’incontro intorno all’ora di pranzo, svoltosi a Montecitorio, il leader della Lega è partito per Milano per impegni familiari e politici. Una scelta, quella di Salvini – che comunque dovrebbe rientrare a Roma oggi pomeriggio – che lascia plasticamente intendere come il segretario del Carroccio ritenga chiusa (come per altro va ripetendo da giorni) non tanto la lista dei ministri quanto l’incarico a Savona. Un incarico sul quale la Lega si gioca praticamente tutta la sua credibilità di fronte alla propria base e che se dovesse venir meno – come più volte minacciato da Salvini – rimetterebbe in discussione non solo la composizione del futuro governo ma addirittura gli accordi con il Movimento 5 stelle. Di fronte a questa situazione da segnalare un comportamento nella forma almeno più attento verso le prerogative del capo dello Stato da parte del Movimento 5 stelle.
Salvini: «Sono davvero arrabbiato»
Ecco allora la decisione del presidente incaricato Conte di recarsi dal capo dello Stato – che aveva affermato, sia pure informalmente, di non accettare «inammissibili diktat» sul varo del gabinetto di governo – per riportare con ogni probabilità le posizioni soprattutto del leader leghista e forse per capire quali potranno essere le determinazioni di Sergio Mattarella. In serata, la dura, secca e berevissima presa di posizione di Matteo Salvini probabilmente proprio per il nodo Savona su Facebook: «Sono davvero arrabbiato».
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