28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Economia

Confindustria avverte Lega e M5s: «Quando si parlerà di programmi?»

Il presidente Vincenzo Boccia: «Vorremmo capire quali sono i programmi che derivano da questi accordi»

Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia
Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA - «Si tratta di capire quali sono i programmi che derivano da questi accordi e finora non abbiamo capito». Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia commenta così a margine di un convegno la richiesta di Movimento 5 stelle e Lega Nord al Quirinale di altre 24 ore per un ultimo tentativo di formare un esecutivo. Le parole del presidente di Confindustria fanno richiamo a un «senso di responsabilità» che non può che essere letto in chiave europeista. Qualsiasi sia il nuovo esecutivo che nascerà, una cosa è certa: l'Euro e l'Europa non possono essere messi in discussione. Perché, e qui il richiamo a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, «è opportuno ricordare che abbiamo un debito pubblico rilevante, che non dobbiamo fare ricorso a deficit, che bisogna ridurre i divari ma stimolare ed accelerare la crescita. Quindi dovbbiamo stare attenti. Adesso vedremo cosa emerge e valuteremo».

Il «senso di responsabilità nazionale»
Per il numero uno degli industriali italiani è quindi necessaria »una dimensione di senso di responsabilità nazionale» e serve, anzi, è urgente «parlare di contenuti» compresa una nuova legge elettorale. «Ci sono segnali di rallentamento dell'economia globale - ha ricordato - e dobbiamo stare attenti perché l'economia può anche arretrare non solo andare avanti. È quindi forse opportuno cominciare ad entrare un po' più nei contenuti mettendo il lavoro al centro dell'attenzione del Paese, dotazioni infrastrutturali all'altezza del Paese, un piano di inclusione giovanile».

«Parlare di contenuti e non solo di accordi»
In sostanza, per Boccia è urgente «cominciare un po' ad entrare nei contenuti che possono essere post ideologici e che aiutino il governo che verrà a fare delle cose, compresa una riforma elettorale per dare una dimensione di governabilità al Paese. Perchè ammesso che si vada ad elezioni a breve o nei prossimi mesi e ammesso che gli elettori dovessero esprimere la stessa idea che cosa facciamo il giorno dopo? Facciamo altre elezioni?».