GENOVA - L'interminabile suono delle sirene delle navi in porto squarcia il silenzio di una notte umida e calda. Ore 22.59, stessa ora del tragico 7 maggio 2013. Cinque anni dopo il crollo della Torre Piloti, Genova si ferma per ricordare i 9 morti sul lavoro.
I PRESENTI - A Molo Giano ci sono i familiari delle vittime, tanti marinai e gente di mare che lavorava fianco a fianco con quei ragazzi. Insieme al comandante della Capitaneria di Porto di Genova Nicola Carlone e il comandante generale delle Capitanerie, Giovanni Pettorino, tutte le autorità, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, il prefetto Fiamma Spena.
PER NON DIMENTICARE - E' a loro che i familiari delle vittime rivolgono un appello: una targa per ricordare la tragedia nel porto antico accanto all'Acquario." I nostri ragazzi non devono essere dimenticati». Toti e Bucci li rassicurano: "Lo faremo insieme".
LA SERATA DEL RICORDO - La commemorazione della tragedia provocata dall'urto della Jolli Nero contro la torre era iniziata con la messa nella piccola cappella della Guardia Costiera officiata dal cappellano militare: un momento di raccoglimento riservato a familiari e colleghi, ai soccorritori di quella tragica notte. Poi la mesta processione sino a Molo Giano. Sul molo la deposizione delle corone. Quindi il silenzio e le sirene delle navi che sembrano avvolgere Genova.
LE INDAGINI - La procura ha aperto due indagini sul crollo: una sulla tragedia e sulle condizioni della nave, la Jolly Nero dei Messina, che l'ha procurata, in cui sono stati condannati comandante, primo ufficiale e direttore di macchina e un pilota. L'altra inchiesta è stata aperta sulla posizione della Torre.
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