25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Sanzioni Russia

Ucraina, inviato speciale di Trump: «Italia non tolga sanzioni a Russia, o conseguenze»

Volker: La Lega sbaglia, le misure vanno anzi rafforzate

ROMA - «L'Italia non può togliere le sanzioni alla Russia senza subire gravi conseguenze». E' quanto ha detto al quotidiano La Stampa Kurt Volker, l'inviato speciale dell'amministrazione Trump per l'Ucraina, sottolineando che le sanzioni «sono misure europee, non italiane. Non rispettarle provocherebbe prima di tutto un problema con Bruxelles».

E su Salvini...
Interpellato sulla posizione di Matteo Salvini, che ha detto che se andasse a Palazzo Chigi toglierebbe le sanzioni a Mosca, Volker ha detto: «La Russia non ha rispettato l'obbligo di applicare l'accordo di Minsk e ristabilire la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, dove è in corso una guerra in cui la gente muore. Poi ha fatto altre cose, come l'attacco con i gas nervini in Gran Bretagna. In questo quadro, togliere le sanzioni sarebbe esattamente il segnale sbagliato da dare. Dobbiamo garantire che le sanzioni restino in vigore, e magari vengano rafforzate, a causa delle azioni russe».

Verso la pace?
Per arrivare a una pace stabile in Ucraina, secondo l'inviato Usa, bisogna «prima di tutto tenere le sanzioni in vigore, e considerare di incrementarle, se la Russia continua sulla strada attuale», ricordando che Washington le ha rafforzate, «varando misure contro persone molto vicine al presidente (Vladimir) Putin e sarebbe molto utile vedere che la Ue si unisse a noi». Quindi, secondo Volker, occorrerebbe «ribadire la volontà di contribuire a una forza di pace con mandato Onu, per facilitare l'applicazione dell'accordo di Minsk» e infine, «ribadire il rifiuto del riconoscimento della presunta annessione della Crimea» perché «per ogni Paese europeo dovrebbe essere inaccettabile che un altro Paese si annetta un territorio con la forza».