26 settembre 2023
Aggiornato 22:00
Elezioni politiche 2018

Salvini: mai al governo se non potrò realizzare il mio programma

Il leader del Carroccio chiarisce che non andrà mai al governo se non potrà mettere in pratica il programma per cui è stato votato

Il segretario della Lega Matteo Salvini interviene alla scuola di formazione politica del suo partito
Il segretario della Lega Matteo Salvini interviene alla scuola di formazione politica del suo partito Foto: ANSA / MATTEO BAZZI ANSA

ROMA - Matteo Salvini ha messo i puntiti sulle i dicendo che non ha chiesto il voto degli italiani per fare il presidente del Senato. Così ha replicato a margine di un incontro della Scuola politica della Lega, e riguardo i nomi di Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli che circolano in queste ora come possibili candidati alla seconda carica dello Stato, Salvini non ha voluto commentare: "Abbiamo 183 parlamentari".

"Vedremo i numeri in Parlamento sul programma"
"I numeri che ci interessano sono quelli degli italiani che ci hanno votato fuori dal Parlamento: stiamo lavorando a un programma economico alternativo a quello dell'Europa e di Gentiloni e chiederemo in Parlamento chi ci dà una mano a mandare in pensione gli italiani, a fare pagare meno tasse, a espellere qualche clandestino" ha detto il leader del Carroccio. "Vedremo i numeri che verranno fuori in Parlamento. Stiamo ragionando partendo dal programma: c'è una maggioranza in Parlamento per abolire la Fornero? C'è una maggioranza per abbassare le tasse? C'è una maggioranza per fermare l'immigrazione clandestina? Allora bene. Ma se qualcuno vuole tirare a campare lo fa senza la Lega".

"Farò tutto il possibile"
"Ci sono 5 milioni 691mila italiani che ci hanno dato fiducia, a cui garantisco il massimo impegno, che faremo tutto il possibile per andare al governo, per trasformare in fatti gli impegni elettorali. Non andremo mai al governo se non potremo realizzare quello che ci siamo proposti di fare: cancellare la Fornero, riduzione delle tasse, blocco dell'immigrazione clandestina, revisione dei trettati europei", ha concluso il leader della Lega.