Gentiloni a Davos: «Mai con Berlusconi. Il mio impegno finisce con le elezioni»
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni partecipa oggi al World economic forum di Davos, dove ha parlato con i giornalisti della situazione italiana
ROMA - Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni partecipa oggi al World economic forum di Davos, dove è atteso per un doppio appuntamento. Alle 11.30 si è tenuta la sessione dedicata alla «Stabilizzazione del Mediterraneo», a cui hanno preso parte anche il primo ministro greco Alexis Tsipras, il vicepresidente della Nigeria Yemi Osinbajo, l'ad dell'Oim William Lacy Swing, e Roula Khalaf, vicedirettore del Financial Times. Tema del dibattito è stato come «i politici possono agire per una partnership strategica tra Europa e i suoi vicini del Sud» a fronte della povertà e del fenomeno delle migrazioni di massa. Alle 12.50, poi, il presidente del Consiglio terrà il suo "special address" al Forum, che precederà quelli della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese Emmanuel Macron.
Con Berlusconi? Mai
A margine del Forum, Gentiloni ha parlato con i giornalisti. Se il centrodestra vincesse le elezioni ma Silvio Berlusconi avesse bisogno di Paolo Gentiloni per formare il governo, l'attuale presidente del Consiglio non sarebbe disponibile. Il premier ha risposto così a una domanda durante una intervista realizzata da Cnbc durante il World economic Forum di Davos. «Beh, sa, a questa domanda diretta la risposta è no. Ma il fatto è che la coalizione di centrodestra in Italia mette insieme posizioni molto differenti. Abbiamo due parti di questa coalizione. Una è un partito conservatore e l'altra - le altre due - sono partiti populisti e anti-Ue. Penso che quella coalizione non starà in piedi».
"Nessun progetto per il futuro"
All'intervistatore che gli ha ricordato l'apprezzamento del mondo del business per la sua persona, e gli ha chiesto se questo possa portarlo a un nuovo mandato anche se il leader del suo partito è Matteo Renzi, Gentiloni ha risposto che «non è qualcosa che stia a me decidere. In base alla legge elettorale, sarà deciso, ovviamente, dai risultati delle urne, le elezioni sono sempre fondamentali. Non puoi discutere di governo prima con questa legge prevalentemente proporzionale, quindi dopo le elezioni avremo bisogno di un governo e lo avremo. Io sono in carica adesso e non ho niente in mente per il futuro. Sono il nostro voto, e il presidente della Repubblica, che decideranno il futuro».
"Il mio impegno finisce con le elezioni"
Alla successiva domanda, «ma lei esclude, comunque, di essere a disposizione per rimanere in carica qualunque coalizione glielo chieda? C'è qualche ragione che potrebbe indurla a rifiutare?», il capo del Governo ha risposto: «Sono in buona salute ma il mio impegno, tredici mesi fa, era di cercare di portare il Paese alla fine della legislatura, di continuare le riforme a affrontare un paio di di questioni molto serie: l'immigrazione e la crisi bancaria. Questo era il mio impegno e l'impegno finisce con le elezioni, dopo le elezioni vedremo». Controreplica dell'intervistatore di Cnbc: «Lo interpreto come un 'non lo escludo, ma si vedrà dopo il voto'». «Corretto», è il commento di Gentiloni.
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