La rivelazione di Belpietro: «Indagata a Firenze Laura Bovoli, la mamma di Renzi»
Scrive sul suo giornale La Verità Maurizio Belpietro che la procura di Firenze avrebbe iscritto sul registro degli indagati sia Tiziano Renzi che Laura Bovoli

FIRENZE - La procura di Firenze avrebbe iscritto sul registro degli indagati sia Tiziano Renzi che Laura Bovoli, genitori del segretario del Pd, Matteo Renzi. Lo scrive oggi il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, La Verità. «I nomi del padre e della madre dell’ex premier – si legge nell’articolo – sono stati secretati dalla Procura di Firenze. Le contestazioni sono legate al crac della cooperativa fiorentina Delivery service Italia, fallita nel 2015. L’ipotesi investigativa è che a tirare le fila dell’azienda dissestata ma anche di altre società collegate e perquisite, come la Europe service e la Marmodiv srl, ci fosse la Eventi 6 che ha come presidente e rappresentante dell’impresa (con la figlia Matilde) Laura Bovoli ed è proprietà delle donne di casa Renzi (Laura 8%, Matilde 56% e l’altra figlia Benedetta 36%). Nel fascicolo risulta indagato anche il consigliere delegato di Eventi 6, l’ex autista del camper di Renzi durante la campagna per le primarie».
I precedenti
Laura Bovoli venne indagata anche all’epoca di un’altra indagine, quella sulla CHil Post, la società di distribuzione di pubblicità e giornali con sede a Genova. Nel luglio 2016 il gip di Genova Roberta Bossi ha archiviato l’inchiesta nei confronti di Tiziano Renzi dopo aver chiesto un supplemento d’indagine alla procura. La Chil post era stata dichiarata fallita il 7 febbraio 2013, tre anni dopo il passaggio di proprietà dal padre del premier Tiziano Renzi a Antonello Gambelli e Mariano Massone.
E Tiziano Renzi?
Il padre del premier era stato accusato di bancarotta fraudolenta per 1,3 milioni di euro. Il curatore fallimentare aveva ravvisato alcuni passaggi sospetti nella cessione di rami d’azienda ‘sani’ alla Eventi Sei, società intestata alla moglie di Tiziano Renzi Laura Bovoli, per poco più di 3000 euro, cifra non ritenuta congrua. Il PM Marco Airoldi chiuse l’indagine con la richiesta d’archiviazione, diventata effettiva con la decisione del GIP.
La replica della famiglia Renzi
L’avvocato dei genitori di Matteo Renzi intanto smentisce la notizia. «Spiace dover deludere le attese – scrive l’avvocato Federico Bagattini – ma il presunto scoop odierno de La Verità richiama una notizia già uscita oltre un mese fa. Non abbiamo ricevuto alcun avviso di garanzia ma la sola richiesta di informazioni e documenti in merito al fallimento di una terza società che i signori Renzi hanno già presentato. Quanto alla notizia pubblicata dal sito del Corriere.it ricordiamo che il procedimento in questione, aperto dai Pm di Genova tre anni fa, è stato definitivamente archiviato, a differenza di quanto riportato dal sito».
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