29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Regionali Sicilia

Regionali Sicilia, Meloni dice sì a Musumeci: lista unica contro il Pd di Crocetta e l'inconcludenza a 5 Stelle

In accordo con i dirigenti siciliani e nazionali di FdI Musumeci incassa la prima risposta positiva. FdI parteciperà da protagonista con i propri candidati e anche con il proprio simbolo alla comune lista, ha detto la leader Giorgia Meloni

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e accanto Nello Musumeci
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e accanto Nello Musumeci Foto: ANSA

PALERMO - Meloni dice sì a Musumeci. «Ho avuto modo nei giorni scorsi di iniziare una serie di incontri con le realtà produttive e sociali siciliane, che intensificherò a partire dai prossimi giorni, e ho riscontrato la forte volontà dei siciliani di voltare pagina dopo la disastrosa esperienza Crocetta». Giorgia Meloni è convinta. Dopo la proposta di Musumeci di candidarsi come leader del centrodestra alle prossime Regionali in Sicilia, la leader di Fratelli d'Italia è decisa: «Ho registrato con molto interesse l’appello pubblico di Nello Musumeci, da me e da tutta Fratelli d’Italia ripetutamente indicato come il miglior candidato possibile del centrodestra in Sicilia, di dar vita ad una lista del Presidente che si affianchi alla sua civica «Diventerà bellissima», nella quale possano convergere le forze politiche che intendano opporsi tanto a Crocetta e al Pd quanto all’inconcludenza dei 5 Stelle» dichiara in una nota Meloni. In accordo con i dirigenti siciliani e nazionali di FdI dunque Musumeci incassa la prima risposta positiva. «FdI parteciperà da protagonista con i propri candidati e anche con il proprio simbolo alla comune lista». Domani alle 13 si terrà un incontro con la stampa in attesa di «propagandare sul territorio siciliano il comune programma di rilancio dell’Isola» spiega Meloni.

Contro la sinistra inconcludente di Crocetta e la sinistra ancora più inconcludente del M5s
L'interesse di Fratelli d'Italia verso il primo cittadino si era già notata nei giorni scorsi attraverso le parole della sua leader: "Noi lavoriamo per vincere e stiamo valutando quale possa essere la scelta migliore per dare alla Sicilia un governo che non sia la sinistra inconcludente di Crocetta o la sinistra ancora più inconcludente del Movimento 5 Stelle, io sono romana e dico ai siciliani 'salvatevi'" aveva detto Meloni a Catania. "Qui a Catania – ha raccontato – accadono cose curiosissime: recentemente è stato ospitato un convegno in Municipio per convincere gli imprenditori ad investire a Malta. Dobbiamo lavorare per dare alla Sicilia un governo che faccia gli interessi della Sicilia, sia a Catania che alla Regione». Meloni ribadisce la sua «fierezza»: «Siamo la prima forza d'opposizione a Bianco, che è uno dei principali sostenitori dell'accoglienza infinita, fra quelli che hanno favorito la trasformazione dei b&b in centri per l'accoglienza, fra quelli che sostengono questa genialata dei permessi temporanei, così nel frattempo l'Europa chiude Schengen e non potranno girare gli italiani».

Musumeci: "Il tempo è scaduto"
Musumeci aveva parlato chiaro: «Sono già candidato», perché il tempo è scaduto». Con queste parole qualche giorno fa in un'intervista a La Sicilia aveva presentato la sua discesa in campo alle prossime regionali nell’isola. «Abbiamo atteso quattro mesi sperando che uscisse fuori una proposta di candidatura alternativa e invece c’è stata solo una sfilza di nomi autorevoli, bruciati nello spazio di un tramonto. Si parla ancora di ‘tavoli’ tra Roma e Palermo. Ma le esigenze dei partiti non sempre corrispondono a quelle della gente, che invece fa fatica a capire e si pone mille domande. Siamo quasi ad agosto e il tempo è ormai abbondantemente scaduto».

Addio Micciché, Alfano e gli altri?
E poco importa se in questa sfida si lasciano indietro gli amici, o i presunti tali: «Con Gianfranco Micciché non siamo mai stati amici di comitiva, ma voglio costruire una proposta innovativa e vincente e i progetti politici non si fanno col risentimento». Ad Angelino Alfano manda a dire che spera «di poter contare su un’ampia coalizione, alternativa al Pd e a Crocetta, ma che sia anche credibile e cioè coerente col progetto che offriamo ai siciliani». Su Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo solo poche parole: «Ogni oste pensa che il suo sia il vino migliore, ma se sul tavolo resta una sola bottiglia». Anche Meloni è tornata sul «nodo Alfano»: "Per noi con il partito d'Alfano è stato sempre piuttosto difficile trovare degli accordi. In alcuni casi, in altre regioni d'Italia si sono trovate intese con liste civiche che erano anche ispirate ai movimenti e ciò rende la cosa più gestibile, ma con Ap è abbastanza complesso". 

Niente beneplacito del Cav
Musumeci ha anche confermato che non farà tappa ad Arcore: «Sarebbe una grave incoerenza andare da Berlusconi, a cui mi legano stima e simpatia ricambiate, a cercare la raccomandazione dall’alto dopo avere chiesto le primarie del centrodestra». Dal suo profilo Facebook il leader di Sarà Bellissima ha infatti invitato «a dare un contribuito di idee e di progetti, a confrontarsi sui programmi con la prospettiva di realizzarli nell’istituzione». «Noi – ha concluso il candidato governatore – siamo disponibili e pronti a rinnovare profondamente l’Assemblea regionale con volti giovani e motivati».