La Lega Nord fa un balzo in avanti e Salvini supera (a destra) di Maio
Secondo gli ultimi dati del sondaggio commissionato a Ixé da RaiTre il consenso della Lega Nord è in aumento tra gli elettori e il leader del Carroccio drena sempre più voti

ROMA – La Lega Nord supera a destra Forza Italia. Il Carroccio continua a drenare consensi nel Paese e cresce giorno dopo giorno. Mentre il centrosinistra perde sempre più elettori e il Movimento 5 stelle barcolla, il centrodestra è in risalita. E nella coalizione il balzo in avanti più lungo è quello del partito di Matteo Salvini. Come rivela un sondaggio Ixé per la trasmissione di RaiTre «Agorà» pubblicato nelle scorse ore e divenuto subito virale, la Lega è passata dal 12,6% al 14%, superando anche Forza Italia che pure è cresciuta di quasi un punto percentuale passando a sua volta dal 13 al 13,7%. Gli ultimi dati confermano quindi il trend del primo e secondo turno delle elezioni amministrative.
La Lega Nord fa un altro balzo in avanti
I consensi verso quelle che dovrebbero essere le due forze politiche maggioritarie del Paese – Partito democratico e Movimento 5 stelle – sono in evidente flessione. Mentre il centrodestra sembra più forte che mai. La fiducia verso il segretario Pd ed ex premier, Matteo Renzi, appare in caduta libera tanto che nel suo stesso partito alcuni pensano sia giunto il momento di «rottamare il rottamatore». Il consenso verso Renzi scende dal 30% al 28%. Nelle intenzioni di voto, il Pd perde punti passando dal 29,3% al 27,4%. Ma anche il Movimento 5 stelle non se la passa molto meglio: scende dal 28% al 26,8%.
In aumento il consenso di Matteo Salvini
In crescita, invece, il consenso nei confronti del segretario del Carroccio, Matteo Salvini. Il leader leghista fa un balzo in avanti e passa dal 21% al 23%. Anche la Lega Nord conquista quasi altri due punti percentuali e passa dal 12,6% al 14%, come rivela il sondaggio realizzato da Ixé per la trasmissione di RaiTre «Agorà». Per la prima volta Matteo Salvini supera anche il premier in pectore del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, che segue la flessione del suo partito e perde voti passando dal 23% al 20%. Resta invariata, invece, la posizione del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Più a sinistra del Partito democratico, qualcosa si muove nei piccoli partiti, che guadagnano complessivamente un punto percentuale: Mdp e Sinistra Italiana salgono al 3,4% e al 2,8%.
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