29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Legge più proporzionale e meno maggioritaria, più chance per chi vince

L. elettorale, maratona alla Camera: si vota il Germanichellum

E' approdata all'esame della Commissione Affari Costituzionali la nuova legge elettorale, il cosiddetto Germanichellu, più proporzionale rispetto al testo originario. Confermati sbarramento al 5% e capilista bloccati

Camera dei deputati
Camera dei deputati Foto: ANSA/ALESSANDRO DI MEO ANSA

ROMA - E' iniziato l'esame in commissione Affari Costituzionali della Camera della nuova legge elettorale, il cosiddetto Germanichellum. Si voterà oggi, domani e, se necessario, lunedì. Martedì alle 12, infatti, la riforma elettorale deve approdare in aula che entro giovedì 8 dovrà dare il primo via libera del Parlamento alla nuova legge elettorale. Il secondo e definitivo, quello del Senato, è atteso entro l'8 luglio.

Il Germanichellum
Sul tavolo della commissione, riunita per l'occasione nella sala del Mappamondo, ci sono gli oltre 780 emendamenti e sub emendamenti presentati dai vari gruppi al testo base approvato mercoledì sera: ovvero un sistema elettorale proporzionale alla tedesca con soglia di sbarramento al 5%, frutto di un accordo politico delle quattro maggiori forze parlamentari: Pd-M5s-Fi-Lega. In tal senso è già stata approvata la modifica al testo base del Rosatellum elaborata dal relatore Pd Emanuele Fiano. Ma sul tavolo, come confermato dal presidente della commissione Andrea Mazziotti, c'è ora anche il «Germanichellum»: una riformulazione complessiva del testo che rende ancora più proporzionale la nuova legge e la avvicina di più al sistema in vigore in Germania, perchè offre maggiore possibilità di elezione ai candidati che vincono nei collegi rispetto al testo Fiano. E per questo ribattezzata «Germanichellum».

Proporzionale al 60%
La quota di proporzionale per la Camera della nuova legge (in Germania lo è del tutto) sale a oltre il 60% , per effetto della riduzione dei collegi uninominali da 303 a 232 - quanti ne prevedeva il Mattarellum per il Senato- e dell'aumento da 27 a 29 delle circocrizioni proporzionali (le due in più saranno assegnate una alla Lombardia e una al Veneto). Ma i 232 vincitori nei collegi avranno più chance di prima di entrare in Parlamento per varie ragioni: per effetto della riduzione del loro numero; per la novità della possibilità dei partiti di fare listini anche cortissimi di una sola persona: da uno a sei; per la riduzione delle pluricandidature: ci si potrà candidare in un solo collegio e in una sola lista proporzionale anzichè in tre. Confermati invece, fra l'altro, lo sbarramento al 5% e i capilista bloccati.

800 votazioni
Il presidente della commissione Mazziotti, in risposta alle richieste dei rappresentanti dei gruppi non coinvolti dal nuovo accordo e dunque all'oscuro del Germanichellum, ha confermato che ove il nuovo accordo venga recepito dal relatore in subemendento e venga approvato dalla commissione risulteranno assorbiti non poche delle quasi 800 votazioni in tre giorni sulla carta previste. Per parte sua il relatore Pd Emanuele Fiano ha lasciato una porta aperta sulla possibilità di intervenire sul numero di firme necessarie per la candidatura, preannunciando che non esprimerà pareri sui relativi emendamenti per ottenerne l'accantonamento dell'esame fino alla definizione definitiva dei collegi e circoscrizioni.