18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Referendum Costituzionale 2016

I centristi del no al debutto con il «comitato per la Costituzione e le riforme»

Il comitato, proprio allo scopo di promuovere un approfondimento che entri nel merito della riforma costituzionale, ha inteso organizzare un dibattito di confronto tra personalità che si schierano per il sì ed esponenti politici che si posizionano sul no alla riforma.

ROMA - Centristi di diversa origine e provenienza, alcuni ex alleati di Matteo Renzi e altri figli della Dc o della Casa di Libertà fondata da Silvio Berlusconi si sono dati appuntamenti a Roma al Tempio di Adriano per ritrovarsi e dare insieme sostegno gambe ad un loro comitato per il no al referendum sulla riforma costituzionale del Governo Renzi approvata dal Parlamento.
Il «comitato per la Costituzione e le riforme» che raccoglie i centristi del no ha debuttato con il convegno «Referendum costituzionale: è davvero giusta la riforma?». Il comitato, proprio allo scopo di promuovere un approfondimento che entri nel merito della riforma costituzionale, ha inteso organizzare un dibattito di confronto tra personalità che si schierano per il sì ed esponenti politici che si posizionano sul no alla riforma. L'incontro è introdotto dal deputato Giuseppe De Mita. La prima sessione dal titolo «L'avevamo detto prima» è coordinata dal professor Luigi Melica e vedrà, tra gli altri, la partecipazione dei professori Stelio Mangiameli, Piergiorgio Portaluri, Vincenzo Tondi Delle Mura e Alessandro Pace. La seconda sessione vede gli interventi più politici di Lorenzo Cesa, Giovanni Palladino, Raffaele Fitto, Lorenzo Dellai, Marco Follini, Gaetano Quagliariello, Ciriaco De Mita e Lucio D'Ubaldo.

Cesa: Il comitato intende ragionare sull'inutilità del sì delle riforme
L'adesione dell'Udc al fronte del no, dopo che i suoi parlamentari hanno votato sì alla riforma insieme agli alfaniani con cui condividono i gruppi parlamentari di Alleanza Popolare, è stata formalizzata ieri, alla vigilia della kermesse del Tempio di Adriano. «L'impegno del partito - ha reso pubblico una nota del partito guidato da Lorenzo Cesa - è all'interno di questo comitato affinché si avvii una seria e approfondita riflessione che entri nel merito della riforma, sganciando il dibattito da una errata personalizzazione del tema del referendum. Il comitato intende così ragionare sull'inutilità del sì delle riforme che, così come sono state impostate, tradiscono lo spirito Costituente che è quello di unire e non di dividere il Paese».

Esce libro Quagliariello-Onida sulle ragioni del no
Si intitola «Perché è Saggio dire NO - La vera storia di una riforma che ha 'cambiato verso'» il libro che Valerio Onida e Gaetano Quagliariello hanno dedicato al referendum sulla riforma costituzionale. Il volume, edito da Rubbettino, verrà presentato giiovedì 21 luglio, nel giorno della sua uscita in libreria. Alle ore 17,45, presso la Galleria Alberto Sordi a Roma, a discuterne con gli autori saranno Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Stefano Parisi, imprenditore e politico, già candidato sindaco di Milano, e Antonio Polito, vicedirettore del Corriere della Sera. Il dibattito, organizzato dalla fondazione Magna Carta, sarà moderato da Bianca Berlinguer, direttore del Tg3.
Tra analisi critiche e inediti retroscena il libro ripercorre senza filtri, attraverso un serrato dialogo tra due dei principali protagonisti, la storia delle riforme in questa tormentata legislatura. Da Enrico Letta a Matteo Renzi, dalla diaspora del centrodestra al patto del Nazareno, il presidente emerito della Corte Costituzionale e l'ex ministro raccontano come e quando le riforme hanno «cambiato verso». E perché, da «saggi» del presidente Napolitano, muovendo da visioni politiche diverse si ritrovano oggi sul fronte del «No» al referendum.