Salvini: L'asse Lega Nord-M5S è nei fatti, obiettivo comune di fermare Renzi
Se Matteo Salvini pare intenzionato ad instaurare un punto di contatto con il Movimento 5 Stelle per fermare il Pd di Renzi, i grillini sembrano tutt'altro che propensi ad un asse «informale»
ROMA - «Una convergenza che sta in un obiettivo comune, ma nulla di concordato», un asse «informale». E' quello tra Lega Nord e Movimento Cinque Stelle secondo il segretario del Carroccio Matteo Salvini che in una intervista a Repubblica spiega di cosa si tratta. «Più che alleanza è una possibilità di cambiare - dice il leader del Carroccio -. Se l' obiettivo è avere amministrazioni diverse rispetto a quelle del Pd che hanno governato male, penso sia logico che noi votiamo i loro candidati e viceversa».
Le affinità con il M5S
Ma ne ha mai parlato con Di Maio? «Mai, non lo conosco». Con Beppe Grillo? «Nemmeno. Due o tre volte gli ho chiesto un incontro, anche in streaming, zero risposte. Mi sono scambiato qualche sms con Alessandro Di Battista», «il primo a farmi le condoglianze per la morte di Gianluca Buonanno». Con loro, aggiunge, «ci sono delle affinità», «ci uniscono pulizia, trasparenza, onestà e il no all'euro. Ma sull'immigrazione la loro posizione è a dir poco confusa». Guarda avanti Salvini, al referendum di ottobre e alle possibili iniziative per il «no» con M5S e sinistra radicale: «Le faremo con tutti quelli che vorranno condividere questa battaglia. Utilizzeremo tutta l'estate per spiegare il nostro no, che non è quello dei 'professoroni'. La Costituzione si può cambiare, ma non così».
Fico: nessuna intesa
All'appoggio che il segretario della Lega Nord darebbe al Movimento a Roma e Torino, risponde l'esponente Roberto Fico: «Salvini ha detto che ci voterà? È libero di fare e di dire ciò che vuole, ma non ci interessa». Secondo Fico, dietro le dichiarazioni del leader della Lega non ci sarebbe un'intesa. Anzi - spiega - «non c'è stata, né ci sarà, nemmeno una telefonata. Con Salvini, così come con Forza Italia, non stringeremo mai un'alleanza. È un discorso che vale sia per i ballottaggi sia per il referendum».
Due pianeti diversi
«Siamo di due pianeti completamente diversi e personalmente non condivido il modo in cui affronta ogni tematica, a partire da quella sull'immigrazione - spiega il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai e membro del direttorio del M5S in un'intervista ad Avvenire -. E poi, in generale, questa storia delle indicazioni di voto deve finire: è irrispettosa nei confronti dei cittadini, che hanno una testa pensante e non hanno bisogno di questi suggerimenti dei leader politici».
Mai in piazza con Salvini o Brunetta
Il Pd accusa Raggi di essere telecomandata da Grillo, direttorio e Casaleggio Associati. Se dovesse salire al Campidoglio, chi prenderebbe le decisioni? «I sindaci sono autonomi, ma devono muoversi nel solco del programma del M5S e nel rispetto dei nostri valori. Se ce ne sarà bisogno, i parlamentari e lo staff daranno una mano a Raggi per risollevare la città più disastrata d'Italia. Come Movimento 5 stelle, comunque, dobbiamo ricordarci sempre che possiamo vincere soltanto come gruppo, altrimenti ne pagheremo le conseguenze a livello di singoli». Ancora sul referendum Fico chiarisce: «Gli unici punti di contatto il M5S li potrà avere con organizzazioni non politiche. Non scenderemo in piazza con Salvini e Brunetta, per intenderci».
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