19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
La candidata sul cambio di strategia di FI

Elezioni Roma, Meloni: Noi per centrodestra non inciucista, Berlusconi aiuta il governo infame

La leader di FdI si dice convinta che alla base della scelta dell'ex premier di convergere su Alfio Marchini ci sia l'idea di supportare indirettamente la candidatura del renziano Roberto Giachetti: «Mi vuole impedire di arrivare al ballottaggio»

ROMA - La campagna elettorale romana continua a suo di attacchi. Dopo la scelta di Silvio Berlusconi di convergere su Alfio Marchini, la candidata romana Giorgia Meloni punta il dito contro un'alleanza poco pulita. «Noi siamo per il centrodestra moderato non inciucista. Forza Italia vuole andare a rafforzare un governo infame». 

Strategia per favorire Renzi
Per la leader di Fratelli d'Italia la mossa strategia dell'ex premier non può che rispondere ad un obiettivo solo: quello di impedire alla Meloni di arrivare al ballottaggio. Conseguenza diretta di ciò sarebbe la vittoria di Roberto Giachetti, candidato di Matteo Renzi, oggi sta in difficoltà, «perché i sondaggi dicono che il ballottaggio sarebbe tra due donne». Giorgia Meloni e la candidata grillina Virginia Raggi. Escluso da ogni partita, dunque, il candidato di centrosinistra, il renziano Giachetti.

Un grande partito di centro in sostegno del governo
Giorgia Meloni è convinta che se Renzi «mi dovesse chiedere una cosa, mi chiederebbe esattamente quello che Berlusconi ha fatto ieri». Perché la scelta di Berlusconi è stata fatta per resuscitare il patto del Nazareno. «Questi sono i fatti, è matematica, lo dicono i numeri». L'obiettivo del centrodestra di cui parla Silvio Berlusconi non è quello di vincere perché nessun sondaggio dice che Marchini può arrivare al ballottaggio. Ancora, per Meloni «quelli che dicono che Berlusconi ha fatto bene gli dicono anche di fare un grande partito di centro per sostenere il governo Renzi».

Berlusconi: Meloni non ha esperienza
Silvio Berlusconi, dal canto suo, cerca di gettare acqua sul fuoco - con risultati miseri per ora. Intervenendo a Mattino Cinque, su Canale Cinque, l'ex presidente del Consiglio commenta i candidati romani e se per la pentastellata spende parole dure, non ci va leggero nemmeno con l'alleata Meloni. Virginia Raggia è per Silvio una candidata telegenica, ma, a parte ciò, il M5S non è in grado di governare una grande città come Roma. L'ex premier parlando dell'altra candidata, Giorgia Meloni sottolinea che «per governare una città complessa bisogna che ci sia qualcuno che abbia un'esperienza gestionale. Lei è una politica di professione»..

«Alfio, l'uomo giusto per Roma»
Alfio Marchini per Silvio Berlusconi è il candidato ideale per guidare la città. Il costruttore romano era stato la prima scelta di Forza Italia, prima che le energie si focalizzassero su Guido Bertolaso. «Marchini ha le nostre stesse posizioni, liberali e occidentali». E' lui il candidato giusto per togliere la Capitale da degrado in cui si trova. «Siamo certi della vittoria». Come ricorda l'ex premier, Forza Italia aveva proposto con insistenza Marchini agli alleati di Lega Nord e Fratelli d'Italia ma «la signora Meloni si era detta contraria». Il passo indietro dell'ex numero uno della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è arrivato quando egli stesso ha giudicato di non essere certo della vittoria. Nessun sacrificio, quindi.