23 agosto 2025
Aggiornato 07:30
gli italiani riscoprono il "sacro"

Giubileo, boom di presenze negli eremi d'Italia

Si stima che in tutta Italia siano circa 3.500 le case di spiritualità, i monasteri e gli eremi. E i loro visitatori stanno aumentando di anno in anno

ROMA - Nell'Italia della secolarizzazione e del rischio di distacco dalle proprie radici cristiane emergono segnali in controtendenza e tra questi emerge una inaspettata riscoperta dei luoghi della spiritualità come eremi, cenobi e conventi. E non solo per trascorrere serene vacanze in amene località poco frequentate e semmai a buon prezzo. E' la Cei a registrarlo parlando di vero e proprio "boom" di presenze nei tanti e meravigliosi eremi che costituiscono antichissimi fari della perenne ricerca del trascendente anche nel nostro paese.

Non solo pellegrini, ma tante persone "comuni"
«Non solo da parte di pellegrini e credenti ma di persone che definiremmo 'comuni', senza una specifica identità religiosa ma certamente attratti da questi luoghi e dalle loro esperienze spirituali», ha spiegato il direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei mons. Mario Lusek che ha partecipato alla presentazione di due nuove e aggiornatissime guide: una sugli "Eremi d'Italia" e l'altra sulle "Strade dei miracoli" scritte, con lavoro puntuale e - è il caso dirlo certosino - dal giornalista Gionata Di Cicco, per le edizioni All Around.

In guardia contro il mercato e i mercanti
Una presenza certamente incoraggiante ma che preoccupa nel contempo l'ufficio della Conferenza episcopale "per il rischio dell'irrompere, anche qui, dei mercanti anche se - puntualizza il sacerdote - non bisogna demonizzare il mercato. Ma il mercato è idolatra - non usa mezzi termini mons. Lusek - è sta riscoprendo questi luoghi per farne business...». Quasi un allarme, il suo, perché non ne venga messa in crisi la loro integrità e il loro spirito secolare.

Tanti giovani nei monasteri
Impossibile, per ora fare un bilancio esatto di presenze in termini numerici o di tempo trascorso dai turisti tra le spesse mura degli eremi (anche per la riservatezza che sempre accompagna la vita di monaci e comunità conventuali) ma si stima che in tutta Italia arrivino addirittura a circa 3.500 le case di spiritualità, i monasteri, gli eremi e gli altri luoghi comunque legati al sacro. «Sono spesso luoghi attivissimi e frequentati da molti giovani - ha spiegato mons. Lusek - di una vitalità inaspettata».

L'età varia dai 30 ai 50 anni
Un sommario identikit descrive l'utente come una persona comunque in ricerca, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, «molti non provengono neppure dalla cultura religiosa, ma si tratta di amanti del Creato e delle bellezze della natura. Riscontriamo anche una forte ripresa, forse anche grazie al Giubileo, dei percorsi a piedi", vere e proprie piste di spiritualità sullo stile del cammino di Santiago, precisa ancora Lusek. «Ma con questa pastorale del pellegrinaggio - assicura - noi non vogliamo fare proselitismo ma coltivare la possibilità di un incontro. Una occasione di dialogo e un modo di rispondere ad un bisogno di interiorità».

Una guida per riscoprire il senso del "sacro" e la propria spiritualità
Di certo le nuove guide danno ora l'occasione per riscoprire questi luoghi: dalla Valle d'Aosta alla Sardegna, con snelle descrizioni dei luoghi, sul come arrivarci e sul dove dormire. Si scopre così, ad esempio, che è l'Abruzzo "la patria per eccellenza della vita eremitica e cenobitica" e che in Piemonte la Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano, all'inizio della Val di Susa, con i suoi imponenti bastioni ha ispirato Umberto Eco per l'ambientazione del suo celebre romanzo: "In nome della rosa». «Questa guida - ha spiegato Di Cicco - cerca di percorrere quanto resta di un grandissimo patrimonio culturale, fornendo spunti di riflessione, indicando luoghi di una bellezza paesaggistica sorprendente; gli eremi, sperduti tra montagne e cenge rocciose, e i monasteri sono luoghi bellissimi la cui memoria si perde nel tempo». Ma, a quanto pare, che si sta riscoprendo anche nell'era dell'usa e getta. (Fonte Askanews)