19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Per il leader della Lega, Renzi farà la fine di Marino

Salvini: «Attento Renzi, la Lega non è mai stata così forte»

E' un momento cruciale per il partito di Matteo Salvini: una manifestazione fondamentale alle porte, amministrative per Roma e Milano all'ordine del giorno, una battaglia senza tregua contro il governo e un processo ai vertici per presunta truffa ai danni dello Stato

ROMA - «Renzi ora sembra fortissimo, ma secondo me dura poco e io non voglio farmi trovare impreparato nel momento in cui cade come Marino. Renzi fa la fine di Marino». Lo ha detto il leader della Lega Nord Matteo Salvini intervistato a Rtl 102.5

Renzi? Farà la fine di Marino
«Onestamente il mio problema non è né Renzi, né il Pd. Renzi è al Governo adesso, sì, ma secondo me non ci rimane molto, nel Pd si stanno scannando e non è più il partito che conoscevamo» sostiene Salvini. «Matteo Renzi è pagato per governare l'Italia in questo momento, io purtroppo sono all'opposizione, posso fare proposte - spiega Salvini -. Io non voglio annettere nessuno o conquistare qualcuno, ma i sondaggi dicono che la Lega non è mai stata così forte, certo non per merito di Matteo Salvini, ma per le nostre battaglie. Ricordo che la legge Fornero e gli studi di settore sono due "follie" contro cui solo la Lega si sta battendo. Renzi ha paura, ci insulta, ci ha dato delle bestie poche settimane fa, ha detto che siamo dei blabla block, quando purtroppo quelli che vanno nelle città a far casino sono i suoi amici di sinistra dei centri sociali. Non lo so, spero che Renzi lavori al meglio, perché è anche nell'interesso mio e dei miei figli, non lo sta facendo».

Legge di Stabilità
Il segretario della Lega, poi, quando si parla di legge di Stabilità è particolarmente combattivo. Sulla manovra, ha dichiarato davanti alle telecamere in sala stampa di Montecitorio, «lo scontro è fra Renzi e sessanta milioni di italiani, perché questo fa il fenomeno, spendendo soldi che non ha, rubandoli ai Comuni e alle Regioni, cui ruba miliardi»«Poi - ha aggiunto il leader del Carroccio - Comuni e Regioni sono costretti o a chiudere asili e ospedali o ad aumentare le tasse a livello locale; glielo dicono perfino i suoi del Pd, quindi spero che la smetta di fare il fenomeno»«Non possiamo pagare come italiani la campagna elettorale permanente di Renzi. Lasci fare ai Comuni e alle Regioni quello che sono in grado di fare», ha concluso Salvini.

Verso la manifestazione
Del resto, per la Lega Nord sono giornate cruciali: giornate in cui si parla di candidature su Roma e Milano e si attende la manifestazione che domenica, a Bologna, dovrebbe unire il centrodestra. Tale manifestazione «è apertissima, parlerà gente che non c'entra con la Lega, ad esempio parlerà di Islam, sicurezza, immigrazione, Magdi Allam, interverranno rappresentati di esodati, ricercatori universitari, quindi è un palco e una piazza apertissima. Ovviamente è promossa dalla Lega, ma è aperta a tanta gente, e mi auguro che ci sarà anche Berlusconi, perché è aperta a chi contesta questa sinistra che ne aiuta pochi e ne condanna molti, quindi mi auguro che Berlusconi ci sia perché gli assenti hanno sempre torto", ha detto il leader del Carroccio. «Spero che Berlusconi ci sia e spero che in Forza Italia non prevalga la parte "inciuciante", quelli che sono sempre con un piede di qua e uno di là, quelli che "vediamo, valutiamo, una volta sì, una volta no, pensiamo ad essere rieletti, alla nostra poltrona» - conclude Salvini -. No, se uno pensa alla poltrona ha sbagliato mestiere in questo momento».

La sfida di primavera
Sulle amministrative milanesi, i giochi sono ancora aperti. Di certo, il leader della Lega non vedrebbe nè l'ex ministro Mariastella Gelmini nè il manager Paolo Scaroni. "Gelmini è di Desenzano del Garda, quindi con tutto il rispetto io non mi proporrei mai sindaco di Desenzano del Garda, quindi? a Milano si dice "ofelè fa el to mestè" cioè "pasticcere fà il pasticcere", quindi ognuno è giusto che faccio il sindaco della propria città", ha spiegato. «Scaroni - ha aggiunto - è un grande manager a livello nazionale però non ho ancora capito se dice sì, se di ce no. Se uno vuole fare il sindaco deve sentirlo nel cuore, nella carne, nelle scarpe, deve averci voglia, non è che deve dire "scusa, per favore, non è che faresti il sindaco della mia città?». O ci sei o non ci sei».

Per Milano serve una persona normale
E a proposito di un'eventuale candidatura di Giuseppe Sala per il centrosinistra, Salvini è dubbioso. "Mi dispiacerebbe, qualora si candidasse, che abbia usato sei mesi di tempo e di denaro pubblico per farsi sostanzialmente campagna elettorale. Mi sembrerebbe di dubbio gusto, però Milano ha bisogno di risposte e non di polemiche». Quanto a una sua possibile candidatura,  il segretario del Carroccio ribadisce di essere «impegnato in altro e non riesco a fare troppe cose contemporaneamente». «Su Milano - spiega - mi piacerebbe la sfida di una persona normale, a prescindere di chi sceglierà la sinistra, se vi facessi nomi o cognomi non li conoscereste perché qua stanno tutti pensando al cantante, all'attore, ma Milano è la città dell'impresa, della moda, della tecnologia, del commercio. Un imprenditore, un artigiano, un commerciante che voi e io non conosciamo, ma che ama Milano, potrebbe far meglio del grande manager».

Tronca ottima persona: giusto per Roma
«Sono contento - aggiunge - che a Roma ci sia il Prefetto Tronca che conosco ed è un'ottima persona, però il difficile viene adesso a Milano, perché stanno smontando i padiglioni, non vorrei che Expo diventasse una grossa baraccopoli. C'è il progetto di un campus universitario ma il Governo deve metterci i soldi e farlo in fretta... Mancano dei quattrini che può mettere solo il Governo che sta trovando quattrini per tanti altri, ma fino a questo momento per questo investimento fondamentale per tutta Italia non ha trovato nulla».

Inchieste? La Lega è cambiata
Per la Lega sono giornate cruciali anche per il processo che sta interessando i vertici del Carroccio sulla presunta truffa ai danni dello Stato. "Mi spiace per il fango ma io sono assolutamente sereno, tranquillo e onesto, chi sostiene il contrario ne risponde ai cittadini e ai tribunali»: ha dichiarato Salvini, commentando l'iniziativa della difesa di Umberto Bossi, che ha avanzato una istanza per coinvolgere nel procedimento i successori del fondatore del movimento nordista. «La Lega è cambiata - ha aggiunto Salvini, parlando alle telecamere in sala stampa a Montecitorio - quindi il passato va giudicato da chi di dovere. La Lega oggi corre, pulita, trasparente, usa bene i suoi soldi (pochi) che i cittadini ci danno. Del passato non do giudizi, do giudizi sul presente, che per me è un orgoglio».

(Con fonte Askanews)