Sereni: Londra mette in discussione un pilastro dell'Ue
«Bisogna agire e agire presto, perché nessuno può fermare chi scappa da guerra e fame mettendo in conto anche di morire soffocato in un Tir o in una stiva»: così la vicepresidente della Camera Sereni chiede che l'Ue giunga presto ad una decisione chiara ed univoca sulla questione immigrazione
ROMA (askanews) - «Mentre molti paesi europei riconoscono, finalmente, l'urgenza assoluta di una soluzione comune e condivisa alla tragedia dei migranti, si fa strada nell'Inghilterra di Cameron l'intenzione di fermare alla frontiera anche i cittadini dell'Unione. Se, seppure con grande ritardo sull'allarme lanciato dall'Italia, ora non è più un tabù la revisione del Trattato di Dublino e l'introduzione di una disciplina europea per l'asilo, temi su cui di il presidente del consiglio Renzi è tornato in questi giorni, il Regno Unito sembra voler mettere in discussione Schengen e uno dei pilastri dell'esistenza stessa dell'Europa unita». Lo dichiara in una nota la vice presidente della Camera, Marina Sereni.
Serve una decisione chiara
«E' urgente - aggiunge - che le parole diventino fatti, che dalla commozione per le stragi quotidiane si passi all'azione per impedirle. Rivedere un regolamento non è né semplice né veloce. Ma la riunione ministeriale UE sull' immigrazione fissata per il 14 settembre non può concludersi senza una decisione chiara e univoca».
Fare presto per non perdere l'umanità
«Bisogna agire e agire presto, perché nessuno può fermare chi scappa da guerra e fame mettendo in conto anche di morire soffocato in un Tir o in una stiva. Fare presto - conclude - per non perdere l'umanità e non tornare a muri e frontiere che abbiamo abbattuto per rendere tutti più liberi».
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