26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Al via la collaborazione prefetto-sindaco

Gabrielli risana Roma e gestisce il Giubileo

Il Consiglio dei Ministri ha dettato una «stretta collaborazione» tra il prefetto e il sindaco di Roma Ignazio Marino per risanare Roma dalla piaga di Mafia Capitale, e ha affidato ancora al prefetto la cabina di regia per coordinare Comune e Regione «perché tutto funzioni»

ROMA (askanews) - Più poteri al prefetto di Roma Franco Gabrielli per il «risanamento della capitale», scossa dall'inchiesta su mafia capitale e in vista del Giubileo, l'anno santo della Misericordia indetto da Papa Bergoglio. Il consiglio dei ministri sul primo versante ha dettato una «stretta collaborazione» tra il prefetto e il sindaco di Roma Ignazio Marino, sul secondo ha affidato, sempre al prefetto la cabina di regia per coordinare Comune e Regione «perché tutto funzioni».

Il risanamento della Capitale
Alla luce dell'inchiesta su Mafia capitale, che ha rilevato «gravi vizi procedurali», il Viminale ha individuato otto aree critiche, in relazione alle quali il ministro incarica il prefetto di formulare «proposte e indicazioni per pianificare insieme al sindaco di Roma capitale gli interventi risanamento, specie nei settori più compromessi, risultati dagli accertamenti ispettivi».

Gli otto ambiti di intervento
Sono in particolare otto gli ambiti, elencati da Alfano, sui quali il Viminale chiede al prefetto di «stabilire un piano con il sindaco»: l'adozione di atti di indirizzo e programmazione generale nei settori nei quali sono stati riscontrati maggiori criticità, ossia, verde pubblico e ambiente, emergenza abitativa, immigrazione, campi nomadi; l'adozione o l'aggiornamento dei regolamenti di competenza dell'amministrazione comunale secondo i principi di imparzialità e trasparenza, specificamente riguardo all'affidamento di servizi e forniture; la revoca in autotutela degli affidamenti disposti in assenza di regolari procedure concorsuali; la predisposizione o l'aggiornamento di un albo delle ditte fiduciarie per l'affidamento dei servizi e dei lavori in economia; il monitoraggio dell'effettiva operatività della centrale unica per gli acquisti; l'avvio delle delle procedure di annullamento delle determine dirigenziali; l'implementazione del sistema dei controlli interni; l'avvio dei procedimenti di verifica e revisione dei contratti, compresi quelli di servizio con l'Ama spa, «proprio per verificare le effettive condizioni e la sostenibilità, tenuto contro dell'evoluzione normativa, amministrativa e contabile di tali contratti».

Sulla scia dell'Expo
Una «collaborazione» prefetto-sindaco che - ha chiosato Alfano - però potrà riguardare non solo le aree critiche emerse nella relazione del prefetto e della commissione ispettiva di accesso, ma anche «atti e procedimenti che potranno esser ulteriormente implementati in relazione allo sviluppo in progress dell'attività di risanamento». In vista del Giubileo, poi, il governo affida all'Anac, Autorità nazionale anti corruzione guidata da Raffaele Cantone, la supervisione delle procedure sul modello Expo2015 e ancora, un decreto del premier Matteo Renzi affida ancora al prefetto di Roma Franco Gabrielli la guida della cabina di regia: un decreto con il quale al prefetto di Roma viene attribuito il compito di realizzare il necessario raccordo operativo tra le varie istituzioni, in particolare con il comune di Roma e la regione Lazio, in quanto il primo ha la competenza per l'accoglienza e la mobilità, e la regione principalmente sulla predisposizione e rafforzamento dei servizi sanitari.