28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Post al vetriolo sul blog dell'ex comico

Grillo: «Renzi vuole nel cda RAI le proprie bandierine»

Nel suol blog, Beppe Grillo spiega come Pd e Forza Italia abbiano bocciato la proposta del pentastellato Roberto Fico di scegliere i membri del cda sulla base del curriculum. La prova - per M5S - di come Renzi e Fi vogliano piazzare in Rai le proprie bandierine.

ROMA (askanews) - «Il presidente del consiglio ha deciso che entro pochi giorni si debba votare il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. E' in questo modo che vogliono individuare le persone che dovranno guidare il servizio pubblico per i prossimi tre anni: niente trasparenza, niente competenza, niente merito. Solo bandierine da piazzare, così il premier imita Gasparri». Lo ha denunciato sul blog di Beppe Grillo una nota dei gruppi parlamentari M5s dal titolo «il destino della Rai nelle mani di Gasparri» diffusa dopo l'ufficio di presidenza della Vigilanza Rai convocata dal presidente M5s Roberto Fico per decidere come procedere sul rinnovo del cda Rai con la legge Gasparri sollecitato dal Governo.

Compromesso al ribasso
«Davanti all'ennesimo compromesso al ribasso la richiesta che ha fatto oggi il presidente Roberto Fico - ha reso noto M5s sul blog di Grillo - è stata di mettere dei paletti chiari per l'elezione di questi sette componenti del cda. Paletti chiari e rigidi per impedire che la principale azienda culturale del Paese continui ad essere un orticello in cui i partiti coltivano i propri interessi».

Proposta meritocratica bocciata
«Fico - ha dettagliato il post - ha chiesto in ufficio di presidenza questo pomeriggio a tutte le forze politiche un'assunzione di responsabilità per il bene del servizio pubblico e del Paese: tracciare un iter per permettere a tutti gli interessati, in possesso di specifici requisiti, di presentare la propria candidatura inviando il curriculum: Pd e Forza Italia hanno detto no. Probabilmente hanno troppa fretta di andare in vacanza e non hanno intenzione di trattenersi a Roma. Ha chiesto inoltre che i consiglieri non vengano dai partiti, e che non siano parlamentari, sottosegretari o ministri: Pd e Forza Italia hanno detto no. Ha chiesto che abbiano competenze specifiche: nemmeno questo è stato accettato formalmente».