29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Riforma del processo penale

Intercettazioni, emendamento PD esclude il carcere per i giornalisti

E' l'emendamento a firma Verini-Ermini sulla norma del ddl che riforma il processo penale dopo le accuse delle opposizioni al governo di voler mettere il «bavaglio» all'informazione. M5s annuncia battaglia con 600 emendamenti. Il Ministro Orlando: «Spero nell'approvazione prima della pausa estiva».

ROMA (askanews) - Esclusa la punibilità e il carcere «quando le registrazioni o le riprese sono utilizzabili nell'ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l'esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca». E' l'emendamento a firma Verini-Ermini sulla norma del ddl che riforma il processo penale dopo le accuse delle opposizioni al governo di voler mettere il 'bavaglio' all'informazione. «Con le nostre proposte di modifica al testo che delega il governo a scrivere la riforma delle intercettazioni intendiamo rendere ancora più chiara e inattaccabile la parte che riguarda le registrazioni perché le accuse di questi giorni sono state sollevate solo per alzare polveroni. Detto questo, proponiamo sanzioni non superiori ai 4 anni per chi le usa in modo fraudolento». Così David Ermini, responsabile Giustizia della segreteria del Pd.
«Sono esplicitamente esclusi - ha agiunto Ermini - i soggetti che esercitano il diritto di cronaca, coloro che raccolgono prove per il loro diritto di difesa e tutte quelle registrazioni utili nei procedimenti penali o amministrativi».

Soddisfatto il Ministro Orlando
La nuova formulazione accoglie di fatto le preoccupazioni espresse dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. «Secondo me - ha detto Orlando - l'intento deve essere quello di precisare meglio la ratio della norma che a mio avviso era già comprensibile da un certo tipo di interpretazione, ci ha consigliato di precisarla ancora meglio, mi pare che non si stia facendo altro che il lavoro che fa il Parlamento nei momenti delicati che devono contemperare esigenze diverse, procedere attraverso progressivi affinamenti per arrivare a un punto di equilibrio, ed è successo così per tutto le questioni più delicate affrontare in questi mesi, da falso in bilancio a riciclaggio alla fedi nazione della prescrizione».
«Quando in gioco c'è la libertà della persone da un lato, la sicurezza dall'altro, il diritto all'informazione, credo che non sia mai sufficiente lo sforzo di approfondimento che va fatto nei diversi passaggi».

Il Movimento cinquestelle, intanto, annuncia battaglia
«Abbiamo depositato più di seicento emendamenti di cui cento di merito. Siamo pronti a ritirare gran parte di questi se il governo accoglierà alcune nostre richieste» e cioè «eliminare la delega sulle intercettazioni, l'emendamento Pagano sulle registrazioni, l'enunciato che dà solo tre mesi di tempo al pm per decidere, alla fine delle indagini preliminari, se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione e la revisione delle preclusioni ai benefici penitenziari. Su questi punti - fanno sapere i pentastellati - non arretreremo di un centimetro. Inoltre ci sono altre questioni come la richiesta del gup di ulteriori indagini in caso di incompletezza delle stesse che è stata soppressa dalla maggioranza e la delega sull'ordinamento penitenziario che andrebbe totalmente rivista».

Orlando: Mi auguro l'approvazione del testo prima della pausa estiva
Sui tempi per l'approvazione del ddl, l'auspicio del Guardasigilli è che «la tempistica» sia «quella che ci consenta di arrivare al voto definitivo con un testo che tenga conto anche di questi aspetti, mi auguro prima della pausa estiva».