27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Il dissidente contro il premier

Fassina: con jobs act e scuola, percorso Pd insostenibile

«C'è una riflessione in corso, quello che è successo col jobs act prima e sulla scuola poi è il tracciato di un percorso che per me è insostenibile». Lo ha detto Stefano Fassina, deputato del Partito Democratico, ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

ROMA (askanews) - «C'è una riflessione in corso, quello che è successo col jobs act prima e sulla scuola poi è il tracciato di un percorso che per me è insostenibile». Lo ha detto Stefano Fassina, deputato del Partito Democratico, ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

Bschi entra nella categoria irrisione
A proposito delle dichiarazioni del Ministro Boschi sulla scuola e i sindacati Fassina dice: «Entrano nella categoria irrisione. La ministra non ha voluto prendere atto che 618.000 tra insegnanti e tecnici della scuola hanno rinunciato ad una giornata di magro stipendio per manifestare al seguito di un'idea di un'altra scuola. Non erano burocrati del sindacato, erano lavoratori».

Rispetto per Civati
«Ciascuno di noi fa le proprie valutazioni e raggiunge un proprio livello di insostenibilità - dice a proposito dell'addio di Civati -. Capisco e rispetto la sua scelta e sono sicuro che davanti ad altri spostamenti e ad altre scelte sarà il primo a disposizione per fare percorsi unitari». Infine un giudizio sul Governo: «E' dentro la ricetta tedesca sull'economia, con scarsissima autonomia e con una sostanziale difficoltà a rispondere alle sfide del Paese».