Di Maio: «Siamo aperti al dialogo, ma non si tocchino i 780 euro»
Il Movimento 5 Stelle è pronto a trattare con il Pd sul reddito di cittadinanza. Lo ha affermato il grillino Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che ha messo però un paletto: "L'importante è che non si annacqui: 780 euro mensili da garantire a chi ne può usufruire non è un capriccio, ma la cifra indicata come quota per stare sopra la soglia minima di povertà"
Roma (askanews) - Il Movimento 5 Stelle è pronto a trattare con il Pd sul reddito di cittadinanza. Lo ha affermato il grillino Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che ha messo però un paletto: «L'importante è che non si annacqui: 780 euro mensili da garantire a chi ne può usufruire non è un capriccio, ma la cifra indicata come quota per stare sopra la soglia minima di povertà». La marcia di sabato scorso, da Perugia ad Assisi, proprio per attirare l'attenzione sulla questione, punta a «fare più rumore possibile pacificamente per sensibilizzare il Parlamento sul reddito di cittadinanza", ha spiegato Di Maio. Di Maio ha chiarito che «ufficialmente non c'è stata nessuna apertura, ma in Parlamento a parole sono tutti d'accordo. E' che Renzi preferisce mettere i soldi in altre cose. Oppure da segretario del Pd preferisce non tagliare del tutto i vitalizi per i condannati».
Di Maio: Trattiamo su tutto, ma i 780 euro non si toccano
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio vuole scoprire fino in fondo le carte del Pd sul reddito di cittadinanza e in una intervista alla Stampa invita: «In commissione inizino a presentare gli emendamenti senza ritardare ulteriormente sulle audizioni. Li vaglieremo. Se non si toccano i 780 euro al mese si può discutere di tutto».Perché «780 euro al mese - spiega - è la soglia di povertà certificata. Ci sono tanti professionisti, pensionati e disoccupati che guadagnano di meno ed hanno diritto alla dignità». Di Maio chiarisce: «Non vedo punti d'incontro se il reddito costa 17 miliardi e loro vogliono dare meno soldi ai cittadini. Ma sono impaziente di leggere le loro proposte in commissione al Senato. Le coperture le possiamo discutere ma devono arrivare ai 780 euro. Andiamo in commissione al Senato - propone Di Maio - e lavoriamo anche di notte. Io fermerei tutti i lavori del parlamento e approverei solo questa legge. In un solo colpo facciamo formazione lavoro, lavori di pubblica utilità, aiutiamo chi non arriva a fine mese e annientiamo il voto di scambio».
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